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Territorio | 04 dicembre 2025, 13:35

Depuratore di Sant’Antonino: orgoglio Alfa tra revamping, sostenibilità ambientale e riconoscimento del merito

Incontro con la stampa, oggi a Lonate Pozzolo, incentrato su processi, qualità delle acque depurate, efficientamento energetico, bilancio di sostenibilità ambientale. «Stampato e in distribuzione ai dipendenti – ha sottolineato il presidente Paolo Mazzucchelli – per rendere tangibili condivisione e compartecipazione». Il consumo di carta bilanciato dalla messa a dimora di alcune piante, iniziativa che avrà cadenza annuale

Foto di gruppo, a Sant Antonino, a sottolineare il lavoro di squadra in Alfa

Foto di gruppo, a Sant Antonino, a sottolineare il lavoro di squadra in Alfa

Un revamping al depuratore di Sant’Antonino che fa bene ai processi e all’ambiente. Un bilancio di sostenibilità fisicamente consegnato ai dipendenti, all’insegna della condivisione e della compartecipazione. Un progetto di compensazione ambientale all’esordio, destinato a diventare appuntamento annuale. Sono i punti fondamentali toccati dai vertici di Alfa durante l’appuntamento con la stampa convocato oggi a Lonate Pozzolo.

Incontro che ha preso le mosse dall’ammodernamento dell’impianto in via Montello, il maggiore in provincia di Varese e quarto, si è sottolineato a più riprese, dell’interna regione. «Quando lo abbiamo “preso” – ha ricordato il presidente Paolo Mazzucchelli – aveva, ed è noto, problemi rilevanti». «Tali da mettere in discussione le autorizzazioni» ha rincarato l’amministratore delegato Marco Cavallin. Ebbene, oggi l’impianto viene presentato da Alfa come punto di riferimento per il servizio idrico integrato. I lavori realizzati negli anni «…hanno permesso di aumentare l’efficienza dei processi, migliorare la qualità dello scarico finale, oggi utilizzabile in agricoltura, e ridurre l’impatto energetico e ambientale, garantendo un servizio più moderno, sicuro e orientato alla tutela dei corpi idrici locali».

Un cambio di passo dettagliatamente descritto nel Bilancio di Sostenibilità: «Lo abbiamo stampato e condiviso con i lavoratori – ha rimarcato Mazzucchelli – con una mossa in controtendenza rispetto all'ormai diffusa dematerializzazione. Questo per rendere tangibile il principio secondo il quale ognuno è partecipe del progetto, ognuno è componente integrante e strategica». La compensazione ambientale è collegata proprio alla stampa su carta del documento: nell’area verde non lontana dall’ingresso del depuratore sono state messe a dimora alcune piante, primo passo di un’iniziativa che si ripeterà di anno in anno, in uno degli impianti gestiti da Alfa.

«Quello di Sant’Antonino – ha sottolineato Cavallin - per noi è oggetto di una sperimentazione ripetibile altrove. Siamo consapevoli, fra l’altro, di lavorare a un processo che ha bisogno di consumi notevoli. Quindi ottimizziamo e facciamo sì che l’energia utilizzata venga sempre più da fonti rinnovabili. Stiamo investendo nel fotovoltaico, da cui già proviene il 10 per cento di quanto ci è necessario, contiamo di incrementare nel 2026. Ancora, puntiamo all’economia circolare. Dell’acqua abbiamo detto ma stiamo studiando anche un possibile utilizzo dei fanghi, in campi come l’agricoltura e l’edilizia».

Annalisa Berni, responsabile del ciclo idrico integrato: «Abbiamo analizzato ogni parte del processo e acquistato il controllore Oscar che ottimizza i parametri di trattamento. Abbiamo messo mano a tutto l’impianto. Abbiamo abbassato i consumi. Abbiamo, insomma, investito tanto in termini economici, di impegno e di professionalità. I dipendenti hanno trattato questo depuratore come fosse casa loro».

Su migliorie e progetti ha fornito ai giornalisti presenti la sintesi che segue.

Pieno rispetto dei limiti allo scarico

Grazie alle nuove dotazioni tecnologiche e a un sistema di monitoraggio continuo, l’impianto di Sant’Antonino Ticino garantisce oggi acque depurate di elevata qualità, nel pieno rispetto dei limiti di Legge. Un risultato frutto di prassi gestionali rigorose e del lavoro quotidiano dei tecnici che presidiano il depuratore.

Riuso in agricoltura: un passo avanti verso l’economia circolare

L’impianto ha ottenuto l’autorizzazione al riuso delle acque depurate in agricoltura, un traguardo strategico per il territorio. Questa possibilità potrebbe consentire, in futuro, di ridurre il prelievo di risorse idriche naturali e di supportare le attività agricole locali, in un’ottica di economia circolare e gestione sostenibile dell’acqua.

Efficienza energetica e riduzione dell’impronta carbonica

Sant’Antonino Ticino è oggi dotato di soluzione tecnologiche avanzate, come il controllore di processo OSCAR, capace di ottimizzare in tempo reale i parametri di trattamento, riducendo consumi energetici ed emissioni. Il contributo del fotovoltaico permette inoltre di recuperare energia e abbassare ulteriormente l’impronta energetica dell’impianto. Nel 2025, grazie a una collaborazione con il Politecnico delle Marche, è stata calcolata l’impronta carbonica del servizio di depurazione, definendo un modello di monitoraggio continuo e strategie di riduzione delle emissioni di gas serra.

L’allevamento delle alborelle

Tra le iniziative più originali sviluppate presso l’impianto, vi è certamente il progetto di allevamento di alborelle in vasche alimentate con acqua depurata, realizzato con università e centro di ricerca. L’obiettivo è quello di contribuire al ripopolamento dei corsi d’acqua locali, unendo biodiversità, economia circolare e innovazione.

Le persone al centro

Dietro a ogni miglioramento c’è la professionalità delle persone che lavorano nell’impianto: tecnici, operatori e specialisti che ogni giorno garantiscono continuità, sicurezza e qualità del servizio. Le performance raggiunte sono il risultato diretto di queste competenze e delle prassi gestionali applicate con costanza.

Trasparenza e dialogo. Un impianto aperto al territorio

Alfa crede nella condivisione e nel coinvolgimento: per questo l’impianto è aperto a scuole, cittadini e stakeholders interessati a conoscere da vicino il funzionamento del ciclo idrico e le strategie adottate per la tutela dell’ambiente.

Compensazione ambientale

Proprio da Sant’Antonino Ticino parte il nuovo progetto di compensazione ambientale collegato alla pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità dell’azienda. Ogni anno verranno piantati nuovi arbusti in uno degli impianti di depurazione gestiti da Alfa. Obiettivo: compensare la carta utilizzata. Si tratta di un gesto simbolico ma concreto, che coniuga sostenibilità, responsabilità e cura del territorio.

Stefano Tosi

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