«C’è una silenziosa emorragia in atto nel Paese, migliaia di giovani e persino di pensionati che scappano dall’Italia per andare all’estero, perché non ci sono più condizioni dignitose di lavoro e nei servizi essenziali come la sanità». Lo ha detto Maria Chiara Gadda, vicepresidente del gruppo di Italia Viva alla Camera, dichiarando il voto favorevole del gruppo al progetto di legge sull’assistenza sanitaria a favore degli italiani all’estero iscritti all’Aire.
«Questa legge in approvazione è certamente un primo passo per colmare la disparità nel trattamento sanitario subita dai cittadini italiani iscritti all’AIRE e residenti in paesi extra-Ue con cui non abbiamo accordi bilaterali, che tornando per alcuni periodi in Italia non possono accedere a medico di base e SSN. Abbiamo tutto l’interesse a farli tornare, e auspicabilmente rimanere. Riconoscere questa esigenza reale legata alla salute può essere un messaggio positivo. Certo avremmo voluto un criterio proporzionale dell’importo del contributo che dovranno pagare per accedere ai servizi sanitari, esonerando o scontando la cifra a pensionati e giovani. È lo stesso motivo per cui nella legge di Bilancio Italia Viva ha proposto una Start Tax che permetta ai giovani un salario dignitoso e detassato, nel momento in cui cercano di entrare nel mondo del lavoro.
Oggi assistiamo a un paradosso: mentre approviamo questa pdl sulla sanità degli italiani residenti all’estero assistiamo alla lenta agonia del SSN, dove mancano i medici di territorio e le liste d’attesa si allungano anziché diminuire. Se il governo non supera la retorica del “va tutto bene” e se non decide di mettere radicalmente mano ai problemi della nostra sanità pubblica, il Paese sarà sempre più fragile e meno attrattivo», conclude.














