Sono state ore di grande tensione, quelle vissute ieri all’interno della Casa circondariale di Busto Arsizio, dove un appartenente al Corpo di Polizia Penitenziaria è stato aggredito da un detenuto straniero. Lo denuncia il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.
“Ieri verso le 11 nella casa circondariale di Busto Arsizio, un agente è stato aggredito da un detenuto marocchino già sottoposto al regime 14-bis dell'ordinamento penitenziario. Il fatto è avvenuto quando il poliziotto ha acconsentito a una telefonata del detenuto, che lo ha poi attaccato con pugni, causandogli una caduta”, spiega Alfonso Greco, segretario SAPPE per la Lombardia. “La Sorveglianza Generale è intervenuta tempestivamente, evitando conseguenze peggiori. L'agente è stato portato in ospedale con una ferita alla testa e dolore alla caviglia; dimesso con sei giorni di prognosi e un punto di sutura”, conclude il sindacalista.
Donato Capece, segretario generale del SAPPE, esprime solidarietà alla Polizia di Busto Arsizio e sottolinea la necessità di misure urgenti per ristabilire il rispetto nelle carceri. Il personale affronta condizioni gravose e turni insostenibili. Capece chiede il trasferimento dei detenuti che non rispettano le regole in istituti più restrittivi e l'applicazione dell'articolo 14 bis per garantire la sicurezza e ridurre gli episodi di violenza contro gli agenti.














