Il giorno dopo l’incontro pubblico sul futuro del quartiere Moriggia, il Comitato “Salviamo gli Alberi di Gallarate” torna a far sentire la propria voce.
Questa mattina, davanti al cantiere del palazzetto, si è tenuta una conferenza stampa durante la quale i rappresentanti del Comitato hanno espresso la loro delusione per le modalità con cui il Comune ha gestito la serata di ieri in sala consiliare, dedicata alla presentazione del progetto del nuovo impianto natatorio e del palazzetto dello sport (leggi QUI).
«L’incontro è stato concesso solo dopo la richiesta esplicita dei cittadini di Moriggia», hanno spiegato le portavoci del Comitato, Olivia Pastorelli e Nuccia Mazzucchelli, sottolineando come la disponibilità del sindaco sia arrivata a ridosso dell’evento. «È stato organizzato da una settimana all’altra, con pochissimi giorni per permettere ai cittadini di prepararsi e intervenire in modo consapevole».
Tra le principali critiche, anche la mancanza di una comunicazione ufficiale da parte del Comune. «Non c’è stata alcuna locandina, nessuna diffusione dell’avviso tramite i canali istituzionali», hanno ribadito.
Nel mirino anche l’orario scelto per l’incontro, le 18, giudicato poco accessibile: «Si doveva fare alle 21, dopo cena, così da permettere a chi lavora di partecipare. Così invece si è limitato il confronto e ridotto la platea».
Il Comitato ha annunciato di voler organizzare una propria campagna di informazione per aggiornare i residenti di Moriggia sugli sviluppi del progetto e sui possibili impatti ambientali delle nuove strutture sportive. «La cittadinanza deve poter conoscere i dettagli, non solo ascoltare versioni ufficiali», è stato ribadito.
Durante la conferenza è emerso anche un altro elemento di malcontento: nonostante l’invito formale, nel mese di settembre, inviato a tutti i consiglieri comunali di maggioranza e opposizione, alla serata hanno partecipato solo alcuni consiglieri di opposizione. Un’assenza, secondo il Comitato, «che dimostra quanto poco i consiglieri di maggioranza intendano confrontarsi in modo trasparente su un tema che riguarda il futuro di un intero quartiere».
I membri del Comitato hanno ribadito di non essere contrari allo sport né alle opere pubbliche, ma di voler «preservare il verde e gli ecosistemi» in un’area naturale di Gallarate. «Vogliamo essere ascoltati, non etichettati come sedicenti ambientalisti», hanno concluso, riferendosi alle parole pronunciate dal sindaco Andrea Cassani durante l’incontro di ieri.










