Fratelli d’Italia ha chiamato a raccolta settecento amministratori locali lombardi che questa mattina hanno preso parte all’evento “Tre anni di governo, tre anni di risultati”.
L’appuntamento all’hotel NH Congress Centre di Assago ha rappresentato la giornata dell’orgoglio degli eletti del partito: sindaci, assessori, consiglieri, dal Pirellone ai comuni. Compresi, ovviamente, quelli della provincia di Varese.
Con lo stato maggiore lombardo, guidato dal coordinatore regionale Carlo Maccari, anche alcuni big nazionali, come il presidente del Senato Ignazio La Russa, i ministri Tommaso Foti e Daniela Santanchè, Carlo Fidanza, capodelegazione al Parlamento europeo, l’eurodeputato Mario Mantovani, il sottosegretario Paola Frassinetti.

È stata l’occasione per fare il punto sui primi tre anni di governo Meloni, ma non sono mancati riferimenti alla Regione. Ambita da Fratelli d’Italia, ma la Lega, come ribadito nei giorni scorsi dal governatore Attilio Fontana e dal segretario lombardo Massimiliano Romeo, non molla.
Prima delle regionali, però, si andrà al voto nelle tre principali città della nostra provincia: Varese, Busto Arsizio e Gallarate. «È nostro dovere – ha detto in tal senso il responsabile degli enti locali Marco Colombo – essere i referenti territoriali del centrodestra, essere i primi a convocare i tavoli politici delle nostre città».
A prendere la parola sul palco anche il sindaco di Busto Emanuele Antonelli, consigliere nazionale di Anci, che ha presentato la «meravigliosa anomalia» della sua città, dove FdI esprime anche il vicesindaco (Luca Folegani) e la presidente del Consiglio comunale (Laura Rogora).
In apertura dei lavori, il ricordo del compianto Giuseppe De Bernardi Martignoni, consigliere regionale e riferimento della destra gallaratese scomparso lo scorso anno. Per lui l’applauso commosso dei settecento amministratori di FdI.
Ambizione Regione
Alla vigilia della kermesse di Assago, i vertici lombardi di Fratelli d’Italia, Carlo Maccari, Romano La Russa, capodelegazione in giunta, Christian Garavaglia, capogruppo al Pirellone, avevano replicato a Fontana: «Poco opportuno» insistere nel dire che dovrebbe essere ancora la Lega a esprimere il governatore. Anche perché «in Lombardia il primo partito siamo noi». Messaggio buono anche per Romeo, deciso a non «mollare» la Lombardia, nemmeno dopo l’accordo per il Veneto, dove il candidato del centrodestra è rimasto al Carroccio.
Dal palco, il vicegovernatore Marco Alparone non ci ha girato intorno: «Siamo pronti a governare questa regione». «Siamo il primo partito della nostra coalizione, è giusto che Fratelli d’Italia esprima il suo candidato, in accordo con la Lega e con Forza Italia», ha detto il ministro Santanchè alla stampa.
«Per le regionali è stato siglato un accordo dai leader del centrodestra, facciamo affidamento sulla parola di Salvini», afferma Fidanza, il cui nome circola tra i papabili candidati (video qui sotto).
Per La Russa, «il presidente di Regione Lombardia lo farà un politico e Fratelli d’Italia ne ha diversi validi, ma anche gli altri. Amichevolmente sceglieremo quello che dà più garanzie».
Varese, Busto, Gallarate: la voce del territorio
Tra i primi a prendere la parola sul palco, Emanuele Antonelli, sindaco della più grande città della Lombardia guidata da FdI. Il primo cittadino bustocco ha invitato in particolare i giovani a non farsi impressionare dalle responsabilità di sindaci e amministratori: «Mestieri che, se fatti bene, danno un sacco di soddisfazioni».
Dal punto di vista personale, non nasconde che, una volta terminato il secondo mandato nel 2027, potrà guardare con interesse alla Regione. Sulla sua successione a Busto, sorride ma non si sbilancia: «Gente valida c’è in tutti i partiti del centrodestra».
Nel 2027 si voterà anche a Varese e Gallarate. Il presidente provinciale di FdI Andrea Pellicini, ricordando che il prossimo anno andranno a elezioni altri Comuni, compresa la “sua” Luino, spiega che «sicuramente dovremo avere un ruolo da protagonista in tutti e tre le città, ma senza pretendere di avere il sindaco dappertutto. Si deve scegliere sempre il candidato migliore della coalizione».
Il presidente del circolo di Varese città Enrico Argentiero non forza la mano, ma osserva che il tavolo del centrodestra è già stato convocato: «Lo stiamo portando avanti, magari in sordina. Sarà molto importante il programma e su questo c’è una buona attenzione».
Se come responsabile degli enti locali sostiene che FdI deve essere referente territoriale del centrodestra e convocare i tavoli politici («Altrimenti accadono cose che non possono accadere, come quella della Provincia», dove Forza Italia governa col Pd, ndr), da esponente di spicco del Consiglio gallaratese (è presidente dell’assise) Marco Colombo glissa sulla possibilità di essere lui il candidato sindaco: «Io ambisco a far bene nel mio partito, poi di occasioni ce ne sono sempre».
Decisa, invece, la consigliera regionale Romana Dell’Erba sull’ambizione del partito a guidare la Lombardia, oggi governata dalla Lega: «L’impegno a livello territoriale ci ha portato a diventare un grande partito. Ci sentiamo pronti a esprimere una governance di Fratelli d’Italia».
















