Oggi, martedì 21 ottobre, l’allenatore 53enne arrestato lo scorso febbraio con l’accusa di violenza sessuale su minori è comparso davanti al Gup del Tribunale di Varese per l’udienza preliminare, chiedendo di essere ammesso al rito abbreviato.
Le presunte vittime sono ragazze di età compresa tra i 13 e i 16 anni, che l’uomo avrebbe molestato durante gli allenamenti o al termine delle partite di pallavolo.
Le indagini erano iniziate nel novembre dello scorso anno, dopo la denuncia presentata dalla madre di una delle giovani atlete, alla quale la figlia si era confidata. I Carabinieri della Compagnia di Varese hanno ricostruito i fatti in tempi rapidi, anche grazie all’uso di telecamere nascoste che, secondo gli inquirenti, avrebbero documentato alcuni episodi di abuso, rafforzando così il quadro accusatorio.
Al momento dell’arresto, avvenuto il 25 febbraio, i militari hanno sequestrato cellulari, tablet e computer utilizzati dall’uomo, residente in provincia di Varese. I dispositivi saranno ora oggetto di analisi per verificare la presenza di eventuali ulteriori molestie online o attraverso chat.
Parallelamente, la Procura ha trasmesso alla Distrettuale di Milano un secondo fascicolo d’indagine relativo alla detenzione di materiale pedopornografico, emerso nel corso delle perquisizioni.
