Un messaggio forte, diretto, che non lascia spazio a interpretazioni. Nella notte tra mercoledì e giovedì, in corso XX Settembre, è apparso uno striscione che recita: “Cercasi società, no perditempo!”. Firmato con il simbolo dei “1919”, sigla che identifica una parte degli ultrà biancoblù, il telo è stato appeso sulla rete metallica che delimita i campetti di allenamento adiacenti allo stadio “Carlo Speroni”, proprio dove un tempo sorgeva il cosiddetto “Maracanà”, storico parcheggio nelle giornate di partita. Questa mattina il telo è ancora presente ma è in parte stato staccato, o dal vento o dall'intervento di qualcuno.
Un gesto che rappresenta l'ultimo atto di un malcontento crescente, figlio di un avvio di stagione sportivamente disastroso e di un'incertezza societaria dovuta al passaggio di quote tra Patrizia Testa e la Finnat Fiduciaria (LEGGI QUI), che pesano sempre di più sul morale del popolo tigrotto. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la quinta sconfitta in nove giornate, arrivata nello scontro con il Brescia. Una partita in cui la squadra di mister Greco è apparsa rinunciataria e mai pericolosa, crollando in avvio di ripresa sotto i colpi di De Maria e Di Molfetta.
Il bilancio attuale è impietoso: solo 4 punti in classifica e ancora nessuna vittoria all'attivo. Una situazione che ha spinto la tifoseria organizzata a rompere gli indugi. Già lunedì, all’indomani della brutta prova contro le Rondinelle e al termine di una settimana segnata dalla multa della Procura Federale della Figc per la mancata trasmissione, nei tempi previsti, della documentazione relativa al passaggio del 49% delle quote societarie alla Finnat Fiduciaria Spa - vicenda che aveva fatto emergere il nome del manager bustocco Luca Bassi come titolare effettivo delle quote - Pro Patria Club, Tigrotto, Museum e una parte degli ultrà avevano chiesto ufficialmente un incontro pubblico con la società, sia con la componente di maggioranza che con quella di minoranza, e con il direttore sportivo Sandro Turotti.
Un appello per fare chiarezza sul futuro tecnico e societario, rimasto però, ad oggi, senza risposta.
In quel comunicato, i tifosi avevano espresso la volontà di evitare “azioni alternative atte a comunicare la preoccupazione e la delusione”. Il silenzio del club, a parte il video celebrativo uscito sul canale ufficiale della Serie A (LINK) poco tempestivamente nelle ore seguenti alla brutta sconfitta con il Brescia, ha evidentemente portato una parte calda del tifo biancoblù a scegliere un'altra via.