Politica | 10 ottobre 2025, 13:28

Forza Italia a Gallarate, tregua tra Ceraldi e Mucci: Longobardi resta isolato

Dopo mesi di immobilismo il partito azzurro prova a rimettersi in moto. Alla riunione di coordinamento di ieri sera, segni di distensione tra il segretario cittadino Calogero Ceraldi e l’ex sindaco Nicola Mucci. Ma il vero sconfitto sembra essere Rocco Longobardi, vicesindaco e assessore alle attività produttive, che aveva sostenuto la candidatura di Ceraldi. E minimizza: «Era tutto previsto».

Rocco Longobardi

Rocco Longobardi

Forza Italia a Gallarate tenta di ritrovare un equilibrio. Ieri sera, a quasi sette mesi dal congresso cittadino che aveva incoronato Calogero Ceraldi come segretario, si è finalmente riunita la nuova segreteria azzurra. Un incontro che molti attendevano come la possibile “resa dei conti” tra le due anime del partito: quella vicina a Rocco Longobardi, vicesindaco e assessore alle attività produttive, e quella riconducibile all’ex sindaco Nicola Mucci.

Il congresso di marzo, celebrato tra applausi di facciata e promesse di rinnovamento, avrebbe dovuto segnare la ripartenza del partito in città. Ma a distanza di mesi, la Forza Italia gallaratese è rimasta sostanzialmente ferma ai blocchi di partenza. Ceraldi doveva essere il segretario dell’unità, ma il clima interno è rimasto teso e le iniziative si sono arenate.

Le prime frizioni erano emerse già nei mesi successivi al congresso. Da un lato, Longobardi, che aveva sostenuto la candidatura di Ceraldi per consolidare l’asse con la componente amministrativa e garantire continuità all’interno della maggioranza. Dall’altro, Mucci e i suoi, rimasti defilati ma tutt’altro che disinteressati agli sviluppi interni.

La riunione di ieri sembra aver cambiato gli equilibri. Secondo fonti interne, Ceraldi avrebbe mostrato aperture significative verso l’ex sindaco, trovando con lui un punto di convergenza politico e organizzativo. Un’intesa che, se confermata, ridimensionerebbe proprio il ruolo di Longobardi, oggi sempre più isolato nel suo stesso fronte.

Dal canto suo, il vicesindaco mantiene un profilo basso ma non rinuncia a una punta di sarcasmo: «Era tutto previsto», ha dichiarato a margine dell’incontro, lasciando intendere di non essere sorpreso dagli sviluppi.

Per ora, l’immagine di Forza Italia a Gallarate resta quella di un partito diviso, alle prese con la difficile ricerca di una leadership riconosciuta. Ceraldi, all’indomani della sua elezione, aveva promesso unità e rinnovamento. Ma la riunione di ieri, più che un punto di svolta, sembra essere l’ennesimo capitolo di una lunga e faticosa transizione.

Il banco di prova sarà nei prossimi mesi, quando il partito dovrà decidere se contare ancora qualcosa nella coalizione di centrodestra in vista delle comunali o restare impantanato nelle sue dispute interne. In politica, la tregua è spesso solo un altro nome per la guerra fredda. E a Gallarate, l’inverno azzurro sembra appena cominciato.

Alice Mometti

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