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Busto Arsizio | 23 settembre 2025, 17:35

Ospedale di Busto, il cappuccino è servito

Dopo un lungo stop, può ripartire il bar interno al nosocomio: la Commissione incaricata di approfondire i contenuti dell’unica offerta pervenuta, quella di Serim Srl, ha terminato il proprio lavoro. Convenzione quinquennale, prorogabile fino al periodo in cui è prevista l’entrata in funzione del nuovo ospedale Busto-Gallarate

La chiusura del bar nel nosocomio di Busto (ingresso nel riquadro) dovrebbe essere superata

La chiusura del bar nel nosocomio di Busto (ingresso nel riquadro) dovrebbe essere superata

Verifiche superate, Serim Srl sarà il nuovo gestore del bar all’ospedale di Busto Arsizio. Si colma un piccolo grande vuoto dopo un lungo stop. Terminato il servizio garantito dalla cooperativa precedentemente impegnata nel locale, era venuta meno, distributori a parte, la possibilità di prendere un caffè o un panino al volo, senza uscire dal sedime ospedaliero per raggiungere i bar presenti su via Arnaldo da Brescia o in piazzale Solaro. Una comodità, il bar interno, utile a tutti coloro che per le più varie ragioni frequentano l’ospedale ma soprattutto al personale, in primis quello in camice.

L’apertura non sarà immediata (erano richieste indicazioni su riqualificazione ed eventuali migliorie da apportare al locale) ma la strada è tracciata.

Alla scadenza fissata per presentare le offerte, il 19 giugno scorso, risultava caricata su piattaforma Sintel una sola candidatura. Quella di Serim Srl, appunto, società che si occupa di ristorazione sia tramite distributori automatici che con la gestione di bar, catering e simili in contesti quali aziende, università, ospedali. Ora la Commissione incaricata ha effettuato le verifiche del caso e sciolto ogni dubbio. 

Il canone annuale è fissato in 175.000 euro (lievemente superiore ai 150.000 posti a base di gara), la concessione ha una durata di cinque anni. Con eventuale proroga di tre, dunque è teoricamente raggiungibile il periodo del passaggio al futuro ospedale Busto/Gallarate, quello che porterà immaginabili conseguenze su tutti i servizi presenti nei nosocomi oggi esistenti.

S.T.

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