La Busto Nuoto torna dai Mondiali master di Singapore con un bottino di grande prestigio, impreziosito da una splendida medaglia d’argento che vale quanto un oro. A brillare in vasca sono state le atlete del settore nuoto artistico (sincronizzato), protagoniste di performance tecnicamente solide e artisticamente apprezzate in una competizione di altissimo livello.
Nel singolo, Silvia Polacchi (age group 30-39) ha chiuso in quinta posizione sia nell’esercizio tecnico che in quello libero. Se nel tecnico la tensione della gara mondiale potrebbe aver influito leggermente sull'esecuzione, il libero è stato invece portato a termine con grinta, eleganza e precisione, regalando un’esibizione intensa e coinvolgente. Il punteggio ottenuto ha rispecchiato la qualità della sua prova, in una categoria particolarmente competitiva, dominata da ex olimpioniche giapponesi e ucraine, tra cui Anna Voloshyna, oggi atleta del Santa Clara (storica squadra americana) e coreografa della nazionale italiana.
Il risultato più sorprendente è arrivato dal duo tecnico composto da Serena Vandone e Cecilia Novazzi (age group 30-39), che ha conquistato una brillante medaglia d’argento grazie a un esercizio dinamico e ben eseguito nei passaggi obbligatori. Le due atlete hanno superato in classifica il duo canadese, arrendendosi solo alle gemelle giapponesi, ex olimpiche, che hanno poi dominato anche il doppio libero.
Molto apprezzato anche il duo libero, formato da Cecilia Novazzi e Irene Mincuzzi, che si è classificato al quinto posto. Un esercizio curato, elegante e artisticamente raffinato, che ha saputo tener testa a formazioni di grande esperienza provenienti da Giappone, Canada e Stati Uniti.
Dalla allenatrice Chiara Vandone arriva un commento carico di emozione e soddisfazione: «Come sempre è stata una bellissima esperienza. Gareggiare in un campionato mondiale ha un fascino unico: il contesto, il cerimoniale, tutto amplifica le emozioni. Questa volta abbiamo nuotato letteralmente nel cielo, in un complesso di piscine situato al sesto piano dell’Our Tampines Hub. Anche lo slogan della manifestazione, Water shapes us (“L’acqua ci plasma”), è stato davvero evocativo: rappresenta perfettamente ciò che sentiamo nei confronti di questo sport».