Riceviamo e pubblichiamo la nota di Coinger, firmata da Mauro Croci presidente dell’Assemblea dei Soci Coinger e da Graziano Maffioli presidente del Comitato di Controllo Analogo di Coinger:
Negli ultimi giorni si è acceso un vivace dibattito, rilanciato da testate locali e da dichiarazioni a effetto, sul futuro della gestione dei rifiuti nella provincia di Varese. In particolare, è tornata alla ribalta – in modo superficiale e parziale – l ipotesi di affidare il servizio a un unico gestore per l intero territorio provinciale.
Il Presidente dell' Assemblea dei Sindaci Coinger Mauro Croci e il Presidente del Comitato di Controllo Analogo di Coinger Graziano Maffioli sentono il dovere di intervenire per fare chiarezza e per invitare a una riflessione più profonda. Decidere del futuro di un servizio fondamentale come quello dei rifiuti non può avvenire né nelle segrete stanze delle segreterie di partito né a colpi di comunicati stampa, né tantomeno invocando presunte semplificazioni gestionali.
Sia chiaro: non intendiamo alzare muri ideologici né pronunciare “no” pregiudiziali. Al contrario, riteniamo indispensabile aprire un confronto vero, pragmatico e partecipato, che coinvolga i territori, i Sindaci e tutti gli stakeholder della filiera, prima di avviare cambiamenti tanto strutturali quanto irreversibili.
Attualmente, i nostri Comuni – grazie alla società in house Coinger – possono contare su:
- una gestione integrata dei rifiuti costruita su misura per realtà di dimensioni contenute;
- prossimità decisionale e rappresentanza diretta dei Comuni nei processi di governance;
- qualità del servizio, garantita da puntualità, capillarità e livelli di raccolta differenziata tra i più alti del Paese;
- contenimento dei costi, ottenuto grazie a una struttura snella e cooperativa;
- capacità di adattarsi con flessibilità alle esigenze locali (ritiri domiciliari, servizi a chiamata, supporto a manifestazioni pubbliche, spazzamento strade, distributori locali di dotazioni, ecc.).
Tutto questo è possibile solo grazie a un modello vicino ai cittadini e alle amministrazioni, non certo con un sistema centralizzato, che rischia di standardizzare servizi pensati per realtà completamente diverse dalle nostre. Va inoltre ricordato un dato oggettivo e spesso trascurato: sono i piccoli Comuni a registrare i più alti livelli di raccolta differenziata, con percentuali da primato che attestano l’impegno dei cittadini e l’efficienza di un sistema che funziona.
Rimettere tutto in discussione senza una valutazione tecnica approfondita e senza ascoltare chi quotidianamente amministra il territorio è un errore di metodo prima ancora che di merito. Alla luce della prospettiva di un unico gestore provinciale, riteniamo dunque necessario mettere in evidenza le criticità reali e sollecitare un percorso di approfondimento trasparente, libero da condizionamenti politici o commerciali.
I RISCHI E LE CRITICITÀ SONO CONCRETI:
- Marginalizzazione dei piccoli Comuni, con servizi meno flessibili e meno capaci di adattarsi alle realtà locali;
- Perdita di controllo da parte delle amministrazioni comunali, che rischiano di diventare meri esecutori di decisioni prese altrove;
- Costi potenzialmente più elevati per i cittadini, in assenza di un’analisi comparativa chiara tra i sistemi attuali e quelli proposti;
- Distanza geografica e decisionale, con rischio di disservizi e tempi di risposta più lunghi;
- Appiattimento dell’innovazione locale, che spesso nasce proprio da iniziative comunali o consortili radicate sul territorio.
LA NOSTRA PROPOSTA:
Chiediamo ufficialmente:
- l’apertura di tavoli di lavoro territoriali, con il coinvolgimento attivo dei Sindaci, delle società di gestione esistenti (come Coinger) e degli enti sovracomunali (Provincia, Regione);
- la condivisione pubblica di analisi comparative su qualità, costi e livelli di servizio;
-la definizione partecipata di criteri oggettivi prima di ogni scelta futura.
Non siamo contrari a valutare possibili miglioramenti, ma non accetteremo cambiamenti imposti dall’alto, che penalizzino i cittadini e allontanino i Comuni dal governo di un servizio tanto essenziale.