Politica | 18 luglio 2025, 17:23

Open Arms, la Procura di Palermo impugna l’assoluzione di Salvini. Stasera il vicepremier a Sumirago

Depositato il ricorso in Cassazione contro la sentenza che ha assolto il leader della Lega, in arrivo nella nostra provincia. La solidarietà della premier Meloni e del governatore Fontana

Open Arms, la Procura di Palermo impugna l’assoluzione di Salvini. Stasera il vicepremier a Sumirago

Nel giorno in cui Matteo Salvini è atteso in provincia di Varese – questa sera sarà ospite della festa della Lega a Sumirago – arriva la notizia dell’impugnazione della sentenza di assoluzione per il vicepremier da parte della procura di Palermo nell’ambito del processo Open Arms.
Salvini era stato assolto lo scorso dicembre dall’accusa di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. La procura ha deciso di fare il “ricorso per saltum”, per evitare il giudizio di appello e ottenere direttamente una pronuncia della Cassazione.

È assai probabile che questa sera il leader della Lega parli della vicenda durante la festa del partito a Sumirago, dove interverrà insieme alle eurodeputate Isabella Tovaglieri e Silvia Sardone.
Qualcosa Salvini ha già detto: «Ho fatto più di trenta udienze, il Tribunale mi ha assolto perché il fatto non sussiste riconoscendo che difendere i confini non è un reato. Evidentemente qualcuno non si rassegna, andiamo avanti: non mi preoccupo», il suo commento a margine di un evento a Milano.

Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni è intervenuta sulla vicenda: «È surreale - scrive sui suoi social la premier - questo accanimento, dopo un fallimentare processo di tre anni – a un ministro che voleva far rispettare la legge – concluso con un’assoluzione piena. Mi chiedo cosa pensino gli italiani di tutte queste energie e risorse spese così, mentre migliaia di cittadini onesti attendono giustizia».

Il presidente della Regione Lombardia, il varesino Attilio Fontana, esprime «piena solidarietà a Matteo Salvini» sul caso Open Arms: «Difendere i confini, far rispettare la legge, garantire la sicurezza: non sono reati – afferma – sono doveri di chi ricopre responsabilità di governo».

Redazione

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