Picchiata a più riprese, nei pressi della sua abitazione, a Busto, poi nella sua auto. Costretta, sotto minaccia, a mettersi al volante e a guidare fino alla periferia di Legnano. Poi la fuga, abbandonando il veicolo con l'assalitore a bordo, il ritorno a casa a piedi senza borsa né telefono, il rientro solo grazie all’intervento dei Vigili del Fuoco, la scoperta dell’appartamento messo a soqquadro, la denuncia alla Polizia. Quello di martedì 1 luglio è stato un pomeriggio di paura e dolore per Sara Vega, fondatrice e presidente di Casaringhio, associazione che si occupa di animali in difficoltà e persone che faticano a mettere insieme il pranzo con la cena o ad avere un tetto sopra la testa.
Sara conosce l’uomo che le ha messo le mani addosso, che ha minacciato lei e la sua famiglia, che le ha sottratto auto, borsa, contanti, il telefono suo e quello del padre, un televisore, documenti… È un senzatetto che da qualche tempo viveva in un alloggio temporaneamente messo a disposizione da Casaringhio per dargli una mano.
Ieri, però, pare per motivi futili, qualcosa è scattato. «Mi hanno dimesso – tira le somme Sara - con una prognosi di dieci giorni e lividi dappertutto, volto incluso. Inevitabile, visto che mi è stata sbattuta la testa contro un muro». Poi aggiunge, con la consueta pragmaticità: «Devo lanciare un appello, anche due».
Le fonti di preoccupazione e le difficoltà sono molteplici, a partire dagli spostamenti: «Dalla mia macchina sono dovuta scappare, ovviamente non è stata trovata nel posto in cui l’ho lasciata. Chiedo a chiunque veda una Hyundai Getz azzurro metallizzato di segnalarla alle forze dell’ordine, la targa è DN490JY (immagine del modello in fondo)».
Seconda fonte di ansia, gli animali: «Recentemente avevo comunicato un cambio di numero telefonico. Ma adesso a quello non posso rispondere, il mio telefono chissà dov’è. E Casaringhio in questo momento sta tenendo degli animali i cui padroni non possono contattarmi. C’è, però, il numero che si trova sui social: 327.9009821. Quello si può usare».
Traumi e contusioni multiple, questo dice il referto dell’ospedale. Per guarire altre ferite, non refertabili nell’immediato, ci vorranno più di dieci giorni. E quella solidarietà che Casaringhio ha sempre cercato di mettere in pratica.