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Milano | 26 giugno 2025, 11:17

Il nuovo ristorante e caffè della Triennale di Milano: magico connubio tra cucina ed arte

Nella copiosa e multiforme offerta culinaria milanese si affaccia il nuovo ristorante e caffè di Triennale Milano, oasi nell’oasi incastonata come una gemma preziosa nel cuore della città

(Foto Delfino Sisto Legnani-DSL Studio–per le opere courtesy Galleria Massimo Minini e Studio Alberto Garutti)

(Foto Delfino Sisto Legnani-DSL Studio–per le opere courtesy Galleria Massimo Minini e Studio Alberto Garutti)

Situato nel Piano Parco, all’interno del Palazzo dell’Arte che si affaccia su un giardino di 7.300 mq, il nuovo ristorante è in grado di ospitare 186 coperti (di cui 84 all’esterno) lungo l’arco della giornata, offrendo prodotti di qualità e piatti che richiamano la tradizione insieme all’innovazione grazie alle competenze della food company T’a Milano. Colazioni, pranzi, cene ed aperitivi vengono servizi in ambienti accoglienti, ricercati e conviviali, solo apparentemente minimal, aperti sull’ampio giardino che si inserisce armonicamente negli ambienti della Triennale.

Dichiara Carla Morogallo, Direttrice generale di Triennale Milano: “Cucina Triennale è stata pensata come uno spazio di incontro e di convivialità all’interno di Triennale Milano. Un luogo in cui risuona la storia dell’istituzione, in cui sentirsi accolti e poter trascorrere parte della propria giornata, pensato per i visitatori di Triennale, per chi viene per un pranzo o una cena, per le famiglie, i gruppi di amici, o ancora i turisti. Il dialogo con il nostro giardino, che ospita opere d’arte e di design e numerose specie di alberi, le grandi vetrate, gli arredi che evocano gli anni Trenta, lo rendono uno spazio ideale per rilassarsi e godere un senso di piacevole ‘sospensione’ dalla frenesia quotidiana, ma al tempo stesso immergersi in una realtà in costante fermento culturale come è Triennale”. 

Ristorante e caffetteria (aperti dalle ore 10,30 alle ore 23,00) riprendono posto nella location dove li aveva pensati Giovanni Muzio con la collaborazione progettuale e degli arredi fissi di AR.CH.IT Luca Cipelletti, direttore architettonico del Palazzo dell’Arte dal 2019. La prospettiva sui “Bagni misteriosi”, la fontana di Giorgio De Chirico guida i visitatore nel contesto museale e lo rende ancora più unico ed originale. “Le sei nicchie in boiserie del progetto originale di Muzio – ricorda Luca Cipelletti - sono state reinterpretate in chiave contemporanea e funzionale. Per le pareti degli arredi fissi sono stati utilizzati dei pannelli di rovere bacchettato che ne alleggeriscono la percezione, fanno vibrare la luce e hanno anche funzione acustica. Il telaio strutturale è in evidenza, il metallo bianco a contrasto riprende esattamente il disegno dei grandi serramenti tripartiti sul lato opposto verso il giardino. Il dialogo è ulteriormente enfatizzato da specchiature che portano il verde del parco e la fontana di de Chirico all’interno degli spazi.”

T’a Milano

Il nome che richiama le iniziali di Tancredi e Alberto Alemagna porta orgogliosamente la propria origine, legata alla città che ha visto la loro famiglia eccellere nel settore dolciario. I ricordi e le emozioni vissute nella loro gioventù sono un patrimonio che i due fondatori di T’a rivendicano e hanno voluto mettere nella loro avventura imprenditoriale (iniziata nel 1921 con il bisnonno Gioacchino). Partiti dal cioccolato “Grand Cru”, lavorato in purezza, si è passati al packaging che rendesse ancora più unici i loro capolavori dolciari. Il passo verso la pasticceria è stato breve e, nel 2011, viene ideato il “Cioccolato Gourmet” per dare seguito ad una produzione più trendy e giovane. La creatività in casa Alemagna è andata di pari passo con il gusto raffinato ed elegante che ha trovato nell’arte il suo naturale sbocco. A completare l’offerta è giunta nel 2013 la divisione catering e banqueting per gestire eventi prestigiosi in Italia ed Europa. Ora questa nuova sfida che pone T’a Milano all’interno della Triennale, con lo stimolante compito di completare l’offerta artistica e culturale di Triennale anche attraverso il buon cibo. “Siamo entusiasti di questa nuova collaborazione – afferma Alberto Alemagna, Amministratore Delegato di T’a Milano - con Triennale Milano, un'istituzione che rappresenta l'eccellenza culturale meneghina e l'anima più autentica della città. Per noi è un passo naturale: condividiamo gli stessi valori di qualità, innovazione e profondo legame con la milanesità. Portare la nostra proposta gastronomica in uno spazio iconico come Triennale significa creare un'esperienza che va oltre il cibo: è un incontro tra gusto, arte e design, dove ogni piatto racconta una storia e dialoga con l'ambiente. Con questo progetto vogliamo offrire un luogo vivo e ispirante, dove sapori e idee si fondono in un racconto contemporaneo dell'italianità".

Il ristorante

Le ricette classiche milanesi (il risotto al salto alla milanese, servito a scelta con fonduta, gremolada di ossobuco o riduzione di Sauternes, la cotoletta di vitello con pomodorino piccadilly e rucola, il galletto al mattone) sono affiancate da altre tradizioni regionali (vitello tonnato con verdurine e capperi croccanti, i tajarin al ragù di carni bianche, la tartare di manzo con salsa alla senape, chips di pane e misticanza e la caponata di melanzane tiepida alla messinese). Non mancano le offerte internazionali (french toast al tartufo e i mini lobster roll o i piatti che utilizzano carni proventi da tutto il mondo come angus argentino - filetto alla brace con fondo bruno -, angus americano - tagliata con olio, rosmarino e sale Maldon - e Wagyu -nelle versioni bresaola con purea di lamponi e pan brioche – e piatti dedicati a vegetariani e vegani. Immancabile la rivisitazione dei classici dolci italiani. L’alta qualità si percepisce anche al bar caffetteria con miscele di caffè pregiate e la linea di pralineria dolci firmata Cucina Triennale. Il tutto è allietato dalle serate in Voce, nuovo spazio dedicato alla musica ed al suono con concerti dj set ed un cocktail bar gestito dal bar tender Daniel dell’Olio. 

La Cucina Triennale, un luogo dove fermarsi per ammirare ed assaporare, letteralmente, armonia, convivialità e le bellezze unite di natura, arte e cultura, in una esperienza sensoriale da vivere en plein air

Giuseppe De Carli

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