Gallarate | 14 giugno 2025, 13:08

Brughiera incantata: grande successo per la notte del Succiacapre al Parco del Ticino

Oltre 50 partecipanti, arrivati anche da Crema e San Donato Milanese, per la straordinaria passeggiata crepuscolare nel Parco del Ticino. Il Succiacapre ha regalato uno spettacolo indimenticabile tra voli radenti, racconti etologici e suggestioni letterarie

Un successo oltre ogni aspettativa per l’evento “It’s time for Succiacapre”, la camminata notturna organizzata giovedì 13 giugno da Viva Via Gaggio e Ticino Wild Guides con il patrocinio del Parco del Ticino, che ha visto la partecipazione di una cinquantina di persone, alcune delle quali arrivate appositamente da Crema e San Donato Milanese.

Partito dal centro Ex Dogana Austroungarica di Lonate Pozzolo, il gruppo è stato condotto lungo un percorso affascinante tra i sentieri della brughiera, attraversando il tratto storico di via Gaggio in un crescendo di luce e ombre, fino a ritornare sotto un cielo velato di bruma, in perfetta armonia con l’atmosfera sospesa e rarefatta della serata.

A guidare l’esperienza, tre figure d’eccellenza del Parco del Ticino: Walter Girardi, Federica Marin e Alice Mometti, che hanno saputo intrecciare scienza, attivismo e immaginario in un racconto corale e coinvolgente.

Walter Girardi ha aperto la serata affrontando i temi cruciali legati alla biodiversità della brughiera, un habitat sempre più minacciato, che ospita un delicatissimo equilibrio ecologico. Ha denunciato con chiarezza il rischio rappresentato dal progetto dell’area cargo di Malpensa, sottolineando le azioni in corso per la sua tutela attraverso strumenti concreti come la rete Natura 2000 e la Direttiva Uccelli dell’Unione Europea, ribadendo l’urgenza di proteggere questi ultimi lembi di natura autentica.

Federica Marin ha quindi offerto un dettagliato affresco ornitologico del Succiacapre (Caprimulgus europaeus), uccello crepuscolare e notturno dalla vita misteriosa e affascinante. Ha illustrato le sue abitudini, il suo canto ipnotico, le strategie di caccia acrobatica affidate al volo silenzioso e ai sensi raffinati, soffermandosi anche sul suo caratteristico “reale” mimetico, che lo rende praticamente invisibile tra tronchi e rocce.

A chiudere gli interventi, Alice Mometti ha accompagnato i partecipanti in un viaggio immaginifico attraverso i miti, le superstizioni e la letteratura legate a questo volatile. Complice l’umidità che saliva nell’aria e il leggero fruscio del vento tra ginestre e brughi, ha parlato del Succiacapre come “figlio dell’aria”, creatura sospesa tra luce e buio, adorata e temuta sin dall’antichità. Il suo racconto si è concluso con la lettura intensa dell’incipit de “L’Orrore di Dunwich” di Howard Phillips Lovecraft, rendendo ancora più palpabile l’atmosfera arcana della notte.

Il momento più atteso è però arrivato con il calare del buio: per circa tre quarti d’ora, i partecipanti hanno potuto osservare il volo radente e silenzioso del Succiacapre nella brughiera, mentre il suo canto vibrante e continuo risuonava nitido sopra il limite del bosco, in un paesaggio sonoro antico e magnetico.

Uccello avvolto da leggende gotiche e credenze contadine, il Succiacapre oggi merita protezione più che timore. La sua presenza — stabile ma sempre più fragile — si estende in Italia dalle Prealpi alle isole maggiori, ma le popolazioni sono in declino a causa dell’uso intensivo di pesticidi, che riducono le sue prede principali, e della progressiva antropizzazione del territorio, aggravata dall’inquinamento luminoso.

Serate come questa non sono solo esperienze immersive di contatto con la natura, ma occasione concreta di sensibilizzazione e consapevolezza ambientale. Il Parco del Ticino, da sempre attento alla tutela del territorio, continua così a promuovere eventi che educano, emozionano e coinvolgono, risvegliando nei cittadini il senso profondo del rispetto e della cura verso la propria terra.

Una notte indimenticabile, tra realtà e suggestione, dove a guidare il passo non è stata solo la torcia, ma anche il battito d’ali di un custode della notte.

Alice Mometti

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