Parto ed emergenza sono un binomio inscindibile, ancora di più nei Centri di alta specializzazione, come l'Ospedale Del Ponte di Varese, dove si concentrano i casi più complessi.
"In sala parto è fondamentale saper leggere rapidamente la situazione, anticiparne l'evoluzione ed intraprendere tempestivamente gli interventi corretti, in perfetta simbiosi con gli altri professionisti dell'équipe e avvalendosi delle tecnologie disponibili - spiega il Prof. Fabio Ghezzi, Direttore della Ginecologia e Ostetricia di Asst Sette Laghi - Al Del Ponte siamo molto impegnati sul fronte della formazione nella gestione delle emergenze ostetriche, a tal punto da essere diventati un centro di formazione molto frequentato anche da specialisti esterni. Ogni anno formiamo oltre 100 professionisti, in gruppi di massimo 10-15 operatori per ogni edizione, avvalendoci di tecnologie avanzate, particolarmente efficaci. Negli anni abbiamo formato oltre mille professionisti delle diverse discipline che intervengono nell'emergenza ostetrica".
Lunedì 26 maggio scorso, al Del Ponte, si è svolto un nuovo incontro nell'ambito di questa attività formativa che si avvale di un simulatore mamma-bambino ad alta fedeltà, che consente cioè di riprodurre in modo realistico le condizioni di emergenza che si possono verificare in sala parto e in sala operatoria e che richiedono l'immediato intervento di ginecologi, anestesisti, neonatologi, infermieri, ostetriche.
"La simulazione è molto efficace per migliorare la capacità di gestire le situazioni più critiche con maggiore sicurezza, alimentando l'affiatamento nella squadra, affinando la comunicazione e il controllo dello stress" sottolinea il Dott. Andrea Luigi Ambrosoli, Direttore dell'Anestesia e Rianimazione dell'Ospedale Del Ponte, che, insieme al Prof. Ghezzi, organizza da anni questo programma formativo.
Tra le evenienze simulate nel corso, l'emorragia acuta del post partum, le principali complicanze della gravidanza, lo shock anafilattico, l'intossicazione da abuso di sostanze, fino al taglio cesareo in codice nero, ovvero con pericolo di vita estremo per mamma e feto.
I risultati di questa continua formazione sono sottolineati anche dal Prof. Massimo Agosti, Direttore del Dipartimento Materno-Infantile, "soddisfatto per i grandi risultati ottenuti anche nella medicina perinatale, grazie alla costante collaborazione tra tutti i professionisti coinvolti".
A dimostrazione della complessità del tema e della varietà di professioni coinvolte, il team che promuove questo percorso comprende, oltre al Prof. Ghezzi e al Dott. Ambrosoli, le ginecologhe Stefania Cenci, Donatella Lissoni e Cristina Monti, le anestesiste Carolina Zannoni, Silvia Agrati e Sara Uccelli, le ostetriche Valeria Vultaggio, Sara Agostini e Silvana Molinaro, l'infermiera Tatiana Irmici. All'edizione di lunedì sono inoltre intervenuti il Dott. Luigi Ingrassia, Presidente della Society for Simulation in Europe e la Dr.ssa Michela Bernardini, psicologa del centro interdipartimentale di Didattica Innovativa e Simulazione in Medicina dell'Università del Piemonte Orientale. La loro presenza ha permesso di migliorare ulteriormente le prove di simulazione sul campo e le competenze di intervento immediato, come per esempio nel taglio cesareo in codice nero.