Politica | 21 maggio 2025, 11:26

Remigration Summit, anche in Consiglio a Busto è scontro tra Pd e Lega

Scambio di vedute allo scoccare della mezzanotte sul raduno dell’estrema destra tenutosi a Gallarate. Il segretario dem Pedotti ha criticato la partecipazione della leghista Tovaglieri: «Sia all’altezza del suo ruolo». La replica: «La democrazia non funziona a corrente alternata e io non cerco di zittire chi la pensa diversamente»

Remigration Summit, anche in Consiglio a Busto è scontro tra Pd e Lega

Remigration Summit, è ancora scontro tra Partito Democratico e Lega. I due partiti sono su fronti opposti, a tutti i livelli. Da quello nazionale, alla Regione: ieri mattina al Pirellone è andato in scena uno scambio di vedute tra i capigruppo delle due compagini, “replicato” in chiave bustocca in serata. In questo caso, a confrontarsi in assise sono stati i consiglieri Paolo Pedotti, segretario dem cittadino, e l’eurodeputata leghista Isabella Tovaglieri.

Il confronto è arrivato in chiusura dei lavori del Consiglio. Intorno allo scoccare della mezzanotte, approfittando degli interventi liberi l’esponente del Pd ha preso la parola per criticare – tra l’altro – la partecipazione di Tovaglieri al raduno di estrema destra tenutosi a Gallarate. E la replica non si è fatta attendere.

Pedotti: «Incredulo per la partecipazione della collega»

«Ho apprezzato le parole del sindaco Antonelli – ha esordito Pedotti – che si è pubblicamente dissociato dal Remigration Summit, dicendo che lui non l’avrebbe ospitato. Ho apprezzato anche la ferma condanna delle azioni di vandalismo compiute da un gruppo di militanti anarchici al termine della manifestazione di sabato in piazza Garibaldi. La mia solidarietà va ai commercianti, ingiustamente vittime di azioni sbagliare, rispetto alle quali chiediamo che siano commutate le dovute sanzioni».

Stigmatizzando l’atteggiamento di chi sui social ha paragonato gli «antifascisti delinquenti» e i partecipanti al Summit «ben vestiti che nulla hanno fatto alla città di Gallarate», Pedotti ha ricordato che «la più grande manifestazione antifascista a Busto contro il Remigration Summit si è svolta venerdì e non ha provocato alcun danno, così come quella di sabato mattina a Gallarate».

Quindi l’affondo verso Tovaglieri: «Ho preso atto mio malgrado che non tutto il centrodestra italiano si è dissociato da questo evento. E la cosa che più mi ha colpito e reso incredulo è che anche la nostra collega Isabella Tovaglieri ha preso parte a questo summit. Mi aspettavo di più da chi ci rappresenta al Parlamento europeo, anche se con una casacca politica differente dalla nostra. A Tovaglieri chiedo di essere all’altezza del suo ruolo: anche se abbiamo idee politiche diverse, bisogna mantenerle all’interno del contesto democratico».

Tovaglieri: «Il suo riferimento è Ilaria Salis»

La replica di Tovaglieri non ha tardato ad arrivare: «Consigliere Pedotti, si è dimenticato di citare anche gli episodi che si sono verificati al corteo antifa di Milano, cui ha preso parte anche la sua leader democratica Elly Schlein (e l’esponente del Pd, fuori microfono, ha precisato che la segretaria aveva preso parte a un’altra manifestazione, ndr), che si sono conclusi con degli scontri violenti contro le forze dell’ordine. E io credo che questa sia la vera vergogna. La democrazia non può funzionare solo ed esclusivamente a corrente alternata».

«Il presidio delle forze dell’ordine – ha proseguito – pagato con soldi dei cittadini gallaratesi e di Busto, non era a causa del Summit organizzato da un’associazione che non ha fatto altro che affittare regolarmente un teatro per poter manifestare le proprie idee. Cosa diversa hanno fatto i suoi colleghi della sinistra extraparlamentare. All’interno del teatro c’erano esponenti legittimamente eletti dal popolo e la democrazia non funziona solo quando eleggiamo chi ci piace. A Busto, al termine della manifestazione democratica, i cittadini e i commercianti si sono ritrovati le vetrine imbrattate. Io non condivido totalmente quello che è stato detto al Remigration Summit», dove «sono andata a portare la mia idea di remigrazione».

«A differenza di qualcun altro io non cerco di tacitare chi la pensa diversamente da me, perché non ho paura del confronto – ha concluso –. Cercherò di essere all’altezza del mio ruolo. Certo, lei ha come punto di riferimento all’interno delle fila del Parlamento europeo la mia collega Ilaria Salis, se siamo diverse forse per me è un motivo di orgoglio».

R.C.

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