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Cronaca | 11 ottobre 2024, 07:14

La Finanza di Varese arresta sei persone e sequestra due immobili per bancarotta

Nel mirino delle Fiamme Gialle è finita una società operante nel settore dell’antincendio con sede a Novara ma operante nel Gallaratese. Dalle indagini è emerso che l’amministratrice della ditta in dissesto si era rivolta a un pregiudicato per disfarsi dei debiti il quale, insieme a ad altri quattro prestanome, aveva intestato gli ultimi beni aziendali rimasti a due prestanome

La Finanza di Varese arresta sei persone e sequestra due immobili per bancarotta

I finanzieri del Comando Provinciale di Varese hanno dato esecuzione a quattro ordinanze di applicazione della custodia cautelare in carcere, a due degli arresti domiciliari e a un decreto di sequestro preventivo emessi dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Novara, su richiesta della Procura della Repubblica di Novara, al termine di un’indagine che ha interessato una società operante nel settore dell’antincendio con sede a Novara ma operante nel Gallaratese.

Nello specifico, l’attività svolta dalla Compagnia di Gallarate ha avuto inizio con l’analisi della società e i relativi debiti tributari e previdenziali accumulati. Successivamente, dalla disamina della documentazione societaria, bancaria e dall’escussione di diversi soggetti coinvolti, è emerso la circostanza per cui la società era stata depauperata di ingenti somme nel corso della vita aziendale.

In seguito, poiché ormai la società si trovava in uno stato di estrema decozione, l’amministratrice di diritto decideva di rivolgersi a un pregiudicato, residente nella provincia di Pavia, a capo di un sodalizio criminale, al fine di disfarsi dei debiti accumulati, che accettava e, unitamente ad altri quattro prestanome, distraevano gli ultimi beni aziendali rimasti ossia denaro, autoveicoli e due immobili siti a Somma Lombardo, intestandoli, unitamente alle quote societarie, a due nullatenenti, facenti parte della consorteria criminale.

Pertanto, all’esito delle attività investigative, sono stati denunciati i sei sodali coinvolti nella vicenda e segnalati i due immobili distratti. Attesa la gravità dei fatti, i precedenti penali in carico ai soggetti tra cui reati legati agli stupefacenti e in un caso anche di associazione di tipo mafioso, le esigenze cautelari e la recidiva in capo al sodalizio criminale, la Procura della Repubblica di Novara ha apposita richiesta di misura cautelare personale nei confronti degli indagati e il sequestro degli immobili distratti.

Il Tribunale di Novara ha accolto le richieste avanzate e ha disposto la misura cautelare del carcere nei confronti di quattro soggetti, tra cui il personaggio di spicco del sodalizio, e gli arresti domiciliari nei confronti dell’amministratrice di diritto della società e della testa di legno, nonché il sequestro preventivo dei due immobili distratti.

Dei soggetti arrestati, tre sono stati condotti presso il carcere di Pavia a disposizione del GIP per l’interrogatorio di garanzia mentre un prestanome sarà a disposizione presso il carcere di Vigevano, dove risulta già detenuto per reati di truffa.

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