Il caso della contestazione rivolta a Pontida al vicepremier Antonio Tajani da parte dei giovani della Lega arriva anche in Consiglio regionale.
Una querelle sullo Ius Scholae interna alla maggioranza, ma questa mattina, all’inizio della seduta dedicata all’emergenza carceri in Lombardia, il capogruppo del Partito Democratico Pierfrancesco Majorino ha preso la parola per contestare «l’uso improprio» della bandiera di Regione Lombardia.
«A Pontida Tajani è stato attaccato in modo netto e duro – ha detto Majorino –. Gli è stato dato dello scafista attraverso uno striscione attorniamo da bandiere di Regione Lombardia». A fronte dell’«uso improprio» di questo simbolo, l’esponente di opposizione ha invitato il governatore Fontana ad affrontare l’argomento: «Mi auguro che non si sottragga dall’esprimere la sua opinione». Majorino ha anche chiesto al presidente dell’assise lombarda Federico Romani di affrontare l’aspetto in ufficio di presidenza, rifacendosi al regolamento che prevede l’esposizione in un contesto di decoro del marchio della Regione.
Sul tema era intervenuto direttamente da Pontida il leader leghista Matteo Salvini, scusandosi con il collega di Forza Italia Tajani. Sempre dal raduno leghista, l’eurodeputata bustocca Isabella Tovaglieri aveva precisato ai nostri microfoni che «i rapporti con gli alleati sono buoni e l’abbiamo sempre dimostrato. Quella dei giovani è l’anima più ribelle, magari si è ecceduto nei toni e Matteo ha chiesto scusa. Ma i giovani fanno i giovani. E per fortuna» (leggi qui).