Mercoledì 2 ottobre, alle ore 20, il ristorante “Rosso Food and More” di Olgiate Olona ospiterà la seconda edizione della Charity Dinner de La Valle di Ezechiele (Leggi qui), grazie alla quale l’associazione che da sempre si occupa di sostenere e supportare il reinserimento di chi si trova a vivere l’esperienza del carcere.
I fondi raccolti durante l’evento, infatti, saranno destinati ai progetti di inclusione lavorativa per persone in esecuzione penale, come quello che ha portato, più di un anno fa, un nuovo cuoco nelle cucine del prestigioso ristorante olgiatese, che racconterà la sua esperienza proprio durante la serata.
«Conosco don David da tempo – spiega Marco Della Rossa, uno dei gestori del ristorante – e poco più di un anno fa mi ha proposto di dare un lavoro all’interno del nostro locale ad un ragazzo che faceva parte del progetto di reinserimento sociale portato avanti dall’associazione.
Sin da subito abbiamo deciso di sposare quest’iniziativa, e abbiamo offerto un contratto a tempo determinato a questo giovane, che si è immediatamente dimostrato una persona adorabile, una preziosa risorsa e un gran lavoratore; si è inserito bene nel nostro contesto, ed è entrato a far parte della nostra famiglia, e per questo abbiamo voluto trasformare il suo contratto in uno a tempo indeterminato nel mese di giugno».
Una decisione che nessuno al ristorante situato all’interno dell’Idea Village non ha mai rimpianto, e che ha portato Della Rossa a una serie di riflessioni sulle difficoltà vissute da chi si trova a dover cercare un’occupazione dopo aver trascorso del tempo in carcere.
«Ci fa piacere aver partecipato al progetto – prosegue Marco Della Rossa – è stata una decisione che si è rivelata utile per noi e utile per questo ragazzo; riuscire a superare perplessità e pregiudizi ha offerto a tutti un’opportunità, a questo ragazzo quella di trovare un lavoro che gli permettesse di riprendere in mano le cose, e a noi quella di guardare oltre ai luoghi comuni e di fare qualcosa di buono per un’altra persona.
Noi siamo pronti a rifarlo di nuovo, a dare ancora una volta una possibilità ad un’altra persona che ha vissuto una situazione difficile, e speriamo che tanti altri imprenditori la pensino come noi».
La vicinanza con il nuovo membro della famiglia del Rosso Food and More, infatti, ha portato a comprendere meglio che non tutte le persone che finiscono in carcere lo facciano perché desiderose di infrangere la legge incuranti delle conseguenze.
«A volte chi si trova a vivere quest’esperienza – conclude Marco Della Rossa – lo fa perché si è trovato in una serie di circostanze sfavorevoli, che non sempre dipendono interamente dalla sua volontà.
Ognuno ha una storia diversa, personale, ed è necessario imparare a guardare oltre, superando il pregiudizio e ascoltando il vissuto di chi ci troviamo di fronte; io sono entusiasta di aver intrapreso questo percorso, che ha arricchito tutti noi, sia a livello culturale che intellettuale».