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Valle Olona | 22 settembre 2024, 18:47

FOTO E VIDEO. Olgiate Olona dà il benvenuto a don Edoardo Mauri: «Vogliamo augurarti un buon cammino in mezzo a noi»

La giornata di domenica 22 settembre è stata l’occasione per la comunità pastorale di San Gregorio Magno di accogliere ufficialmente il nuovo sacerdote

FOTO E VIDEO. Olgiate Olona dà il benvenuto a don Edoardo Mauri: «Vogliamo augurarti un buon cammino in mezzo a noi»

Domenica 22 settembre è stata una giornata importante per la comunità pastorale di San Gregorio Magno, che ha accolto ufficialmente don Edoardo Mauri, nuovo coadiutore e responsabile della pastorale giovanile.

Per dare ufficialmente il benvenuto al giovane sacerdote la comunità ha voluto riunirsi all’interno della chiesa dei Santi Stefano e Lorenzo, dove don Edoardo ha celebrato la Messa delle 10.30 insieme ai preti residenti a Olgiate e a don Mauro Barlassina, prevosto di Desio, il suo paese natale.

Prima della funzione, però, le famiglie, i gruppi parrocchiali e i giovani olgiatesi si sono riuniti presso la chiesa di San Gregorio Magno, da dove è partita una colorata e allegra processione che, a suo di musica, ha accompagnato don Edoardo sino alla prepositurale, sventolando bandierine colorate e festeggiando il suo ingresso ufficiale.
Un corteo che, seppur breve, ha ben testimoniato come gli olgiatesi si siano già affezionati al giovane sacerdote, che, nonostante le celebrazioni di oggi, risiede in paese già da qualche settimana, e ha avuto modo di farsi conoscere, dimostrando ogni giorno la sua profonda fede e il suo spirito gioioso, che ha saputo conquistare tutti, in particolare i più giovani.

«La curiosità di un prete novello – ha sottolineato don Edoardo, o don Edo, come lo chiamano già i più – è che non è solo all’inizio nella nuova comunità, ma è proprio all’inizio di tutto; e quindi a maggior ragione vi chiedo di pregare per me, per il mio lavoro qui tra voi e per il mio servizio, che è quello di annunciatore del Vangelo.
Ringrazio di cuore per l’accoglienza soprattutto i ragazzi, i giovani, che sono i protagonisti della comunità pastorale, di tutta la comunità; grazie a tutti quelli che hanno voluto essere qui oggi per condividere questo momento, grazie di cuore e camminiamo insieme».

Un discorso che si è concluso con un simpatico scambio di battute con il parroco don Giulio Bernardoni, che ha voluto cogliere l’occasione per dare ancora una volta il benvenuto al nuovo sacerdote.

«Hai scelto come parole per accomunare il tuo ministero la frase del Vangelo “Signore tu conosci tutto, tu sai che ti voglio bene” – ha ricordato don Giulio – che testimonia come tu vuoi vivere appieno la tua vocazione; e noi vogliamo supportarti in questo percorso di fede, ma non sappiamo ancora tante cose, ti stiamo iniziando a conoscere come tu stai imparando a conoscere noi.
Chissà quanta ricchezza di conoscenza ancora c’è da fare, e come comunità vogliamo essere aperti a tutto questo, e gli oratori attendono che tu li possa davvero guidare, per portarli a apprendere l’amore di Gesù.

Quando abbiamo appreso del prete novello che sarebbe arrivato quanta grazia abbiamo sentito, ma anche quanta responsabilità, e noi vogliamo accompagnarti in questo ingresso nella nostra comunità e nel tuo ministero, e non vediamo l’ora di continuare quello che abbiamo iniziato in questi anni con quello che di bello, di gioioso e di scattante che tu ci proporrai.
Per questo vogliamo augurarti un buon cammino in mezzo a noi».

Al termine della celebrazione la comunità ha voluto fare un dono a don Edoardo, per “non fargli perdere la voce in mezzo ai ragazzi”, e gli ha regalato una cassa e un microfono portatile che il giovane sacerdote ha scartato in chiesa con uno scherzoso «è la vostra fine, adesso», suscitando una risata e un caloroso applauso dalle tante persone presenti.

Anche l’uscita da messa è stata una festa; per dare degnamente il benvenuto al nuovo membro della comunità pastorale i più piccoli hanno voluto lanciare dei palloncini, rigorosamente biodegradabili, nel cielo, mentre i più grandi hanno pensato di far “volare” direttamente don Edoardo, sollevandolo e portandolo in trionfo sulle proprie spalle.
La giornata, poi, è proseguita con il pranzo comunitario all’interno degli spazi dell’oratorio di Santo Stefano e con un pomeriggio di giochi e divertimento dedicato ai bimbi e ai ragazzi.

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Loretta Girola

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