Amici de il bustese è arrivato uno dei weekend più belli dell’anno! Non potevamo lasciarvi senza una piccola intro del primo appuntamento italiano con la Formula 1. Abbiamo avuto l’enorme piacere di intervistare un amico e grande appassionato di motor sport, imolese doc e già membro del cda dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari. Davide Baroncini ci ha dedicato una bellissima intervista e vi anticipiamo già che nel nostro reportage da Imola sabato sarà con noi.
Innanzitutto ancora grazie mille per la disponibilità. Cosa ne pensi di questa stagione di Formula 1?
Grazie a voi, mi fa molto piacere poter interagire con la vostra bellissima e frizzante testata. Possiamo dire che è una stagione interessante, anche se dominata dal solito fenomeno (Verstappen), che ci ha regalato un ritiro, e non voglio apparire antisportivo, che ha smosso un po' di acque. È la stagione delle grandi prestazioni (Lando Norris, con Andrea Stella come team manager è l’ultimo esempio!).
Addirittura abbiamo assistito ad uno scandalo di gossip (anche se poteva avere i connotati di qualcosa di grave)... È una stagione dove la spettacolarizzazione è a dei livelli impensabili fino a pochi anni fa. Forse i puristi della tecnologia motoristica soffrono un po', ma direi che ci siamo! Insomma verrebbe da dire… Mettetevi comodi e godetevi lo spettacolo.
In questi anni sul campo quale è stato il pilota che ti ha maggiormente emozionato?
Vedo diversi nuovi giovani che sono talentuosi, di buona scuola automobilistica, che scriveranno belle pagine nel futuro della F1. Ma il rientro di Alonso e i risultati raggiunti con quanto a disposizione è qualcosa di grandioso, non dimentichiamoci il divario di età. Per guardare un po' ai colori del cuore, devo anche dire che lo stesso Sainz, oltre ad essere un grande professionista, ogni volta che può è un pilota che riesce ad entusiasmarmi.
Una curiosità, nei tanti gran premi vissuti a Imola, hai un gran premio particolare che ti è rimasto impresso?
Ho diversi gran premi che ricordo in particolar modo. Ne cito due.
Il primo, meraviglioso, dove da appassionato tifoso, accampato alla collina della Tosa, quando era possibile dormire in tenda (in realtà erano vere e proprie infrastrutture costruite con teli e impalcature leggere a partire dal mese di febbraio per avere i migliori posti). Era l’anno 1985, Stefan Johansson, pilota Ferrari, fece una rimonta strepitosa, fino ad avere la testa della corsa, ma per poca benzina, che non aveva, la sua gara fini poco prima del poter raggiungere il paradiso. L’entusiasmo era comunque alle stelle!
Poi purtroppo ricordo quello stranissimo 1994, lavoravo all’interno del Paddock. Ho molto vivi i ricordi di tutta la settimana, fatta di volti, di frasi dei volti noti del circus, si respirava una atmosfera strana, fuori e dentro al circuito già dal giovedì hanno iniziato ad accadere cose strane, e tutte negative, che sono purtroppo culminate nelle vicende note, e che per sempre hanno cambiato il volto della F1, e un po' anche di Imola come circuito.
Negli anni come membro del cda dell'autodromo è stato un ruolo difficile o tutto sommato anche divertente?
Ho avuto l’onore di sedere nel CDA dell’Autodromo in un periodo non facile, un periodo in cui la città ha attraversato diversi cambi di governance amministrativa, con differenti visioni strategiche sull’autodromo, e questo ha assorbito in maniera importante l’attenzione. Inoltre abbiamo affrontato, nell’ultimo anno del mandato, la drammaticità che il COVID stava portando, e questo ha portato a dover prendere nuovamente decisioni difficili ma importanti per la tutela del bene amministrato. Resta, come soddisfazione, aver riportato a Imola sia i grandi concerti (un trittico meraviglioso che poi è slittato al 2022) e proprio nel 2020, la soddisfazione di aver saputo cogliere delle opportunità per riportare la F1 a Imola, e questa è stata una grande operazione, giocata in squadra con tutto il sistema (Politico e Amministrativo).
Sicuramente è un ruolo che non puoi svolgere se non sei animato da grande passione e affetto per il tuo territorio, e quindi nella sua difficoltà il divertimento è garantito!
Da appassionati che seguono le corse in tutta Europa siamo rimasti impressionati dalla quasi totale impossibilità di trovare biglietti. I GP europei sono praticamente tutti esauriti. Come spiega questo fenomeno? Effetto Verstappen e della marea orange oppure si tratta di un fenomeno più ampio?
I numeri di biglietti venduti anche nei gran premi fuori Europa (Esempio USA) la dicono lunga su un fenomeno che si è ripreso uno spazio da cui mancava. L’attuale gestione (che con un pizzico di orgoglio diciamo essere guidata dall’imolese Stefano Domenicali) ha saputo ricollocare il prodotto, rimettendolo anche alla attenzione delle masse giovanili, da cui forse si era un po' distaccato, tornando a suscitare entusiasmi, passioni, sogni. Poi sicuramente la passione e la partecipazione che le popolazioni nord europee sanno mettere in campo aiuta.
Come la vedi la Ferrari domenica? E' possibile un colpaccio stile Melbourne?
Siamo tutti in attesa di queste novità annunciate con forse troppa continuità, quasi come giustificazione dei risultati fino ad ora raggiunti
Il GAP è importante, ma sappiamo che la tecnologia può far fare passi da gigante.
Non mi voglio sbilanciare, spero in una bella prestazione della Ferrari a Imola, se lo meritano tutti coloro che hanno comprato il biglietto per far parte della festa.
Spero solo che il risultato, se sarà, sia figlio di reali prestazioni e non di occasioni “fortuite”!