Quest’anno il 25 gennaio a Marnate non ci sarà, come avviene ormai da qualche anno, il tradizionale falò della Giöbia, che illuminerà la serata in moltissimi altri comuni del Bustese.
Fino a qualche anno fa il falò veniva acceso in piazza Sant’Ilario, dove la Pro Loco realizzava una grandissima catastata in cima alla quale veniva posizionato il fantoccio della “Vecchia” e in cui spesso i piccoli marnatesi gettavano un legnetto con scritti i desideri per l’anno a venire.
Una volta acceso il fuoco lo spettacolo era veramente impressionante, e attirava moltissime persone, che si ritrovavano nello spazio di fronte al comune per ammirare lo spettacolo, a volte anche dall’altra parte della strada per sfuggire al notevole calore prodotto dalle fiamme.
Ed è proprio il tradizionale luogo in cui si allestiva la Giöbia la causa della sua assenza negli ultimi anni; a spiegarne le ragioni è il presidente della Pro Loco Davide Pedrotti: «Da qualche anno a questa parte non abbiamo più ricevuto il permesso di organizzare la manifestazione in piazza per motivi di sicurezza – sottolinea Pedrotti – e non vi sono luoghi alternativi che rispondano a requisiti necessari per poter accendere la Giöbia».
Le dimensioni di piazza Sant’Ilario, infatti, non permettono di garantire la necessaria distanza tra il pubblico presente e il falò della Giöbia, rappresentando un rischio per le tante persone che assistono alla manifestazione; lo stesso si può dire per la messa in sicurezza degli edifici che la circondano.
«Con il passare degli anni anche i costi di smaltimento legati alla tradizione sono aumentati notevolmente – conclude il presidente Pedrotti – e questo ci ha portato, a malincuore, a dover prendere la decisione di non bruciare la Giöbia anche quest’anno».