Una cattiva abitudine che per qualcuno è davvero dura a morire.
Ci riferiamo al comportamento poco civile dei proprietari di cani che non raccolgono le deiezioni dei loro incolpevoli amici a quattro zampe.
Una condotta irrispettosa a cui si può “ribattere” anche con un po’ di leggerezza. Non è raro, infatti, trovare cartelli artigianali realizzati da cittadini stanchi di imbattersi in strade e marciapiedi imbrattati.
Anche a Busto Arsizio. A volte i toni sono più “duri”, con improperi rivolti ai proprietari degli animali che è meglio non ripetere.
Altre, invece, più creativi. A Sant’Edoardo, sopra un cestino in viale Alfieri, da diverso tempo campeggia un foglio con scritto «Vuoi imparare lo yoga? Comincia subito! Piegati in avanti e raccogli la cacca del tuo cane. Questa è conosciuta come la posizione dell’uomo civile».
Ma di iniziative simili, a opera di residenti esasperati, c’è traccia un po’ in tutti i quartieri. Di recente in via Cairoli, poco distante dal centro, su alcuni lampioni, cartelli stradali e cancelli sono stati affissi dei fogli (plastificati per resistere alle intemperie) con un messaggio rivolto a chi porta a passaggio il proprio animale in zona. Con tanto di titolo («La cacca dei cani») ed elenco puntato. Punto primo: lasciarla a terra è un reato penale punito dalla legge. Punto secondo: «Da molti anni in questo quartiere ognuno di noi tira su quella del proprio cane. Sii civile, fallo anche tu!». Con esortazione finale: «Contribuisci insieme a noi a far tornare pulito questo quartiere. Insieme ce la possiamo fare!».
Del tema si discute anche sui gruppi social della città. Di recente il problema è stato sollevato a Borsano ma, come detto, la maleducazione non conosce confini.
A qualcuno sarà capitato di vedere, sempre sui social, post che sensibilizzano a raccogliere le deiezioni canine, evidenziando i grossi ed evidenti disagi che queste potrebbero provocare alle persone con disabilità che si muovono in carrozzina.
Basterebbe riflettere su questo, prima ancora di pensare alle sanzioni previste per chi viene “pizzicato”, per abbandonare una volta per tutte questa deprecabile abitudine.
In Breve
giovedì 26 giugno
mercoledì 25 giugno