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Politica | 14 dicembre 2023, 17:11

Rsa, Astuti (Pd): «Nessuno sgravio alle rette, nessuna garanzia di assistenza»

Così il consigliere regionale del Pd commenta la delibera regionale annunciata oggi dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso sul potenziamento del sistema delle RSA, RSD e CSS attraverso uno stanziamento di circa 90 milioni di euro

Rsa, Astuti (Pd): «Nessuno sgravio alle rette, nessuna garanzia di assistenza»

“Bertolaso con una sola delibera è riuscito a fare un pasticcio che pagheranno tutti: ospiti dei servizi sociosanitari, personale e gestori” così il consigliere regionale del Pd Samuele Astuti commenta la delibera regionale XII/1513 del 13 dicembre 2023, annunciata oggi dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso sul potenziamento del sistema delle residenze sanitarie assistenziali (RSA), delle residenze sanitarie per disabili (RSD) e delle comunità sociosanitarie (CSS) attraverso uno stanziamento di circa 90 milioni di euro.

“Abbiamo aspettato per anni che Regione Lombardia aumentasse le risorse per i servizi sociosanitari – dice Astuti – e nel frattempo è anche enormemente aumentato il bisogno da parte delle famiglie lombarde che sono costrette ad attendere mesi o addirittura anni per un posto in RSA o in altre strutture, dovendo poi anche pagare rette molto spesso insostenibili. E ora la Regione che fa?”.

“Stanzia meno della metà dei soldi necessari a coprire i costi sanitari che scorrettamente continua a far pagare alle famiglie – denuncia il consigliere dem - e sulle rette produce una beffa che Fontana e Bertolaso si guardano bene dal rivelare nei loro comunicati stampa: chi ha problemi cognitivi o dell’alimentazione continuerà a pagare la retta che già paga solo se la sua retta è superiore alla media, mentre a tutti gli altri la retta potrà essere aumentata senza limiti! E mentre la Regione ammette che alcuni bisogni assistenziali si aggravano, continua a dare ai gestori dei servizi gli stessi contributi, indipendentemente dalla qualità assistenziale e dalla quantità di personale in servizio, che varia da struttura a struttura”.

“Siamo arrivati alla beffa che con queste regole una RSA può prendere più soldi dalla Regione e potrebbe anche diminuire il servizio ai propri ospiti e lo stipendio al proprio personale” attacca il consigliere.

“Non servono colpi di delibere qua e là – conclude Astuti - serve una revisione complessiva del sistema per mettere finalmente in correlazione qualità assistenziale, contributo regionale e rette, altrimenti ne fanno le spese ancora una volta gli ospiti e le famiglie, a cui le rette vanno davvero calmierate depurandole dai costi sanitari che devono essere a carico del servizio sanitario come previsto dai LEA”.

Redazione

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