Farà la spola tra hospice Altachiara e i desideri dei pazienti l’ambulanza che 3Sg Camelot e Croce Rossa Italiana faranno partire a breve. Il mezzo consentirà a quanti trascorrono gli ultimi giorni della loro esistenza in via Padre Lega di raggiungere luoghi e persone, di realizzare un’aspirazione, di esaudire un desiderio. Perché la vita merita pienezza, fino all’ultimo. Ne è convinto Dino Meneghin, leggenda del basket, testimonial del progetto con il governatore Lions Alberto Frigerio e il compositore Luca Chiaravalli. Ne sono convinti i vertici e il personale dell’azienda Servizi Socio Sanitari che, con il comitato locale Cri, lavorano all’iniziativa da tempo e adesso riescono, anche loro, a coronare un sogno.
Il progetto è stato presentato questa mattina (FOTO SOTTO) a pochi passi dall’hospice, dal luogo in cui pazienti costretti ad affrontare la fase terminale di una patologia non smettono di desiderare. Previa valutazione sul loro stato di salute, l’ambulanza potrà accompagnarli a trovare un vecchio amico, a rivedere il mare o la montagna, a seguire un concerto o una partita, ad assaporare l’atmosfera natalizia per le vie del centro… Ovunque, insomma, la calamita del desiderio eserciti, ancora una volta, la sua forza attrattiva.
A fare da scorta, equipaggi composti a seconda delle esigenze: oltre ad autista e volontari con formazione all’ascolto, a disposizione ci saranno soccorritori, medici e infermieri.
«Anche se non è più possibile curare la malattia bisogna continuare a curare la persona» ha affermato la direttrice di 3Sg, Marusca Bianco, sintetizzando la filosofia del progetto e la mission stessa dell’hospice. Al suo fianco, il responsabile sanitario di Altachiara, Alberto Mainini, il coordinatore infermieristico, Nello De Padova, e la presidente dell'Azienda, Roberta Maurino. «Mi commuove – ha sottolineato quest’ultima - pensare di dare un sorriso a persone che vivono il momento di massima fragilità».
Monica Trotta, alla guida del Comitato Cri Gallarate, presente con una delegazione di volontarie del progetto “La biga”: «Oggi riusciamo finalmente a chiudere un cerchio che forse produrrà altri cerchi. Partecipiamo con volontari qualificati, ai quali i pazienti si affidano. Sappiamo che anche un piccolo gesto è importante. Un solo minuto, per una persona che sta perdendo la vita, è tanto».
Una consapevolezza che giustifica un importante investimento in termini di energie e risorse. Di nuovo la direttrice Bianco: «Per noi si tratta di garantire un impegno notevole, che si inserisce perfettamente nel contesto delle cure palliative. Il progetto dà un valore in più a quello che si fa nell’equipe».
Alle famiglie degli ospiti (Altachiara può contare su 16 posti letto) è già stato dato il materiale informativo per salire sull'ambulanza dei desideri. Si conta di iniziare a breve, già nel mese di dicembre. «Mi piacerebbe che fosse una sorta di dono da dare presto ai nostri ospiti, un regalo che possono trovare sotto l’albero» ha auspicato, a margine, la presidente Maurino.
Le parole del gigante Meneghin, affidate a un video, sembrano rivolte contemporaneamente a malati, personale e volontari: «Anche in momenti delicati vale la pena di lottare. E di guardare comunque al futuro».