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Busto Arsizio | 17 ottobre 2023, 18:05

Sessualità e disabilità, Busto rompe il tabù

Un tema complesso, non semplice da affrontare. Il convegno in programma sabato 21 ottobre ai Molini Marzoli vuole essere un primo passo per affiancare le famiglie direttamente coinvolte che troppo spesso si sentono abbandonate. Organizza l’amministrazione comunale con il Cdd “Belotti Pensa”. «Un incontro senza nessun pregiudizio etico e morale», dice l'assessore Reguzzoni. Interviene anche il prevosto

Sessualità e disabilità, Busto rompe il tabù

Sessualità e disabilità, un tema complesso, non semplice da affrontare per le famiglie direttamente coinvolte. Ancora oggi un vero e proprio tabù che Busto Arsizio vuole infrangere partendo da un primo, importante passo: un convengo in programma sabato 21 ottobre dalle 9.30 alle 12.30 nella sala Tramogge dei Molini Marzoli dal titolo “L’amore oltre… L’affettività e la sessualità nella disabilità”. Organizza l’amministrazione comunale con il centro diurno per persone con disabilità “Belotti Pensa”, gestito dalla Società Dolce.

L’intento è andare oltre preconcetti e imbarazzi: «È un argomento molto delicato, che si fa fatica ad affrontare, in particolare in Italia per ragioni culturali», osserva l’assessore all’Inclusione sociale Paola Reguzzoni, moderatrice dell’incontro che verrà aperto da monsignor Severino Pagani. «A Busto è la prima volta che il tema viene approfondito con la regia del Comune. D’altra parte, dal mio osservatorio in via Roma vedo che tante famiglie si sentono abbandonate a loro stesse e sono in difficoltà a dare supporto ai figli. Ho visto mamme non riuscire a parlare alzando lo sguardo da terra e anziane arrivare alle lacrime».
Il convegno sarà l’occasione per dare un primo supporto, inserito in un progetto che proseguirà con incontri con i genitori. Insomma, può essere l’inizio di un percorso.

I temi verranno affrontati «senza nessun pregiudizio etico e morale e senza stigmatizzare nessun percorso o scelta di vita – assicura Reguzzoni –. C’è la volontà fornire soluzioni e approcci diversi a seconda della situazione di ogni singola famiglia». E, soprattutto, si vuole «eliminare ogni vergogna sull’argomento».

La mattinata di sabato si chiuderà con una «pièce teatrale proposta dal Cdd “Bellotti Pensa” su questa tematica molto sentita e complessa», svela la direttrice Raffaella Ganzetti.
Ad aprire il convegno ai Molini Marzoli sarà invece la riflessione del prevosto: monsignor Pagani interverrà su “Vulnerabilità e tenerezza. Il contatto nella relazione affettiva”.
La parola passerà poi a Simona Lamperti, presidente dell’associazione Progetti Fantasia, che porterà anche la propria esperienza familiare: «I ragazzi hanno bisogno di essere accompagnati e aiutati. La questione è complessa, perché le esigenze sono diverse e così il punto di vista delle famiglie».

«È fondamentale essere al loro fianco, fornendo strumenti e strategie», spiega la psicologa Gaa Gadda, che con la collega Marta Brusco si occuperà di affettività in età evolutiva.
Interverranno anche lo psichiatra Francesco Comelli, la psicoterapeuta Barbara Murrighilli e  la consulente legale Paola Andreani, per dare un inquadramento giuridico a queste tematiche e in particolare alla figura del Love giver.

Aderiscono all’iniziativa Anffas, Cooperativa Sociale Progetto 98, Liberi di Crescere onlus, Progetti Fantasia, O.E.A.S. (Operatore Emotività Affettività Sessualità) e B.A.Co.Ge. (Busto Arsizio Coordinazione Genitoriale - Servizi giuridici per la famiglia e i minori).

Riccardo Canetta

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