Il capitano della memorabile impresa, la cavalcata dalla terza alla prima categoria. «E uno dei nostri più grandi calciatori di sempre».
Così l'Ardor saluta a Busto Arsizio Roberto Lualdi, scomparso a 81 anni. Un riferimento, sottolinea il presidente della società bustocca Alessandro Meraviglia, «ha giocato per tanti anni con noi, fino a 37, 38 anni. Molto bravo, in particolare ricordiamo le sue punizioni». Ma anche la sua autorevolezza come capitano. E aveva appunto guidato la squadra che aveva conquistato così rapidamente la prima categoria, tra gli anni Sessanta e Settanta.
Roberto Lualdi, chiamato "Pisca", perché il calcio era così, fatto di soprannomi che raccontavano l'appartenenza a una squadra e al grande sogno di calcio e valori realizzato nel rione di Sant'Edoardo. Come "Pasticcio" per un altro ardorino Lualdi, anche lui scomparso quest'anno. LEGGI QUI
Il 2022 è stato infatti carico di lutti per l'Ardor: resta però l'esempio di coloro che hanno realizzato la storia, permettendo di costruire un presente solido e un futuro promettente. A loro la società è e sempre sarà grata.