Chi non ricorda il favoloso "tempo delle mele?" - non è solo un ricordo. E' l'innamoramento; quella specie di incontro tra adrenalina e ormoni, la scoperta della sessualità o, come i romantici affermano è la simbiosi fra sentimento e sogno che si manifesta per intero. Lo dico a Giusepèn quasi a trovare conferma che, non importa quanti anni si hanno sul groppone, ma quel tempo di apoteosi che si fa apprezzare dopo averne "scoperto" le peculiarità.
Ne discutiamo ora -Giusepèn ed io- in virtù di una data -25 novembre 2022- in cui ci si schiera a favore delle Donne. Data dall'importanza strategica che testimonia quanto la Donna va difesa e valutata e quanto una Donna è preziosa ai massimi livelli nella vita quotidiana.
Giusepèn "cava dal cilindro" (il suo) esempi a non finire che testimoniano l'evolversi del cosiddetto "sesso debole" che oggi è assurto a "sesso paritario" nei confronti degli uomini che si ostinano a dire di quanto è importante la presenza delle Donne nel mondo moderno e di quanto (tuttora) si misconosce il loro valore. Non è un ossimoro, ma …. se c'è bisogno di una data per rendere giustizia alle Donne, allora vien da dire che non siamo sulla buona strada. Una Donna deve potere manifestare la propria personalità, senza l'ausilio di una data, ma in virtù del proprio merito che in molti esempi ha manifestato l'intelligenza delle Donne superiore a quella degli Uomini e la volontà di potere "far bene" in virtù della meritocrazia che deve smetterla coi favoritismi, ma che deve andare dritta a quanto una Donna sa fare, non in combutta con l'Uomo, ma a pieno titolo, in tutta parità.
Troppi casi evocano il "femminicidio" o tirano in ballo recondite convinzioni ancestrali che collocano la Donna "al di sotto" delle potenzialità, rispetto all'Uomo che costringe la Donna (spesse volte) ad essere succube della volontà dell'uomo. Dal 2 giugno 1946 (data del voto universale), la Donna ha acquisito gli stessi poteri dell'Uomo ed in virtù di essi, la Donna, a pieno titolo deve occupare gli stessi posti che gli Uomini tentano di ostacolare, banalmente.
Non sto qui a far retorica, ma per ottenere la "parità di giudizio" occorrono Leggi forti e moderne, a partire dal Regolamento Elettorale - ogni forza partitica deve includere almeno il 50% di Donne candidate e l'altro 50% sarà destinato agli Uomini. Oggi non è così; il palliativo usato (si, usato) in preparazione delle Liste, non sancisce questo "obbligo" ma parla di "quote rosa" facilmente raggirabile con la scusa delle "preferenze" che si manifestano all'atto delle votazioni.
Poi ci sono i cosiddetti "femminicidi" che, non solo in Italia, ma nel mondo moderno,non tutelano la Donna. Eppure, la cronaca manifesta la situazione precaria che non tutela la Donna e spesso si arriva ad agire dopo troppi eventi negativi. Il "tempo delle mele" va tutelato e sviluppato con tanta convinzione, sino ad arrivare ad ABOLIRE la "festa" del 25 novembre, per il fatto che è diventata superflua. Altrimenti dovremmo "inventarci" la FESTA dell'UOMO che tuttora non c'è.
Giusepèn è d'accordo. Da buon "maestro" riconosce nella Donna una superiorità intellettiva che troppi uomini dapprima hanno coperto con un "velo da sposa", poi le hanno buttato sopra una "coperta"; infine hanno aumentato la dose, appioppando sull'intelligenza della Donna, una "trapunta". Buttiamo via, signori Uomini, questa ipocrisia che fa del male a Donne e Uomini - torniamo al "tempo delle mele" con la passione addosso e l'amore a portata di cuore.