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Busto Arsizio | 28 giugno 2022, 09:54

Ciao Enzo, tornerà il tempo degli abbracci e dei caffè dal Redemagni

Se n'è andato in punta di piedi Vincenzo Lo Scalzo, lui che era un vulcano dirigente ed appassionato giornalista enogastronomico. Le battaglie sulla stazione, le prelibatezze del visconte Cerini e quel gruppo di amici alla mitica drogheria

Enzo Lo Scalzo

Enzo Lo Scalzo

Se n'è andato in punta di piedi, Vincenzo Lo Scalzo, 90 anni. Lui che era un vulcano di attività e di idee. Enzo, come tutti lo chiamavano, era legato a Busto Arsizio  eppure aveva lo sguardo sul mondo, a partire dall'amata Francia. Oggi, martedì 28 giugno alle ore 16.15 verrà celebrata una benedizione nella Casa funeraria Fratelli Ferrario in via Marco Polo per lui.

Dirigente di un'azienda e giornalista enogastronomico, la sua passione era appunto per l'industria e la tecnologia, ma anche per la cultura del buon cibo, che trasmetteva con Agorà Ambrosiana. C'era però una devozione che batteva tutto: era quella agli amici, oltre che alla famiglia.

Qui si torna indietro negli anni, a quei legami che si instaurano nei posti unici com'era il "Danilo", una delle ultime drogherie di Busto Arsizio, in via Mameli, dove ti dava il benvenuto il signor Redemagni con il grembiule nero, ma se volevi il vino giusto, era la moglie che sapeva indicartelo a colpo sicuro.

Imprenditori, dirigenti, impiegati si trovavano lì a bere il caffè e a conversare: avevano percorso un lungo tratto insieme ed era bello radunarsi, ogni volta. Si rideva, si discuteva dei problemi della città e uno che scaldava particolarmente Enzo era lo stato della stazione centrale. Abitava vicino allo scalo ferroviario e teneva a vederlo in ordine, guai se il degrado si insinuava: amava troppo Busto per accettare un affronto del genere.

Ma poi il suo culto per il cibo che parlava del territorio e delle persone: come la sua attenzione al visconte Livio Cerini di Castegnate, prelibatezze che scavavano nel profondo e che chiedevano di essere tramandate.

Questi ultimi anni sono stati duri per tutti, e a maggior ragione per una persona espansiva come Enzo. Poche settimane fa, gli amici del "Danilo" si sono trovati a dare l'ultimo saluto a un personaggio come l'imprenditore e l'ex presidente della Camera di commercio Angelo Belloli, anche lui di questa zona della città LEGGI QUI. Lo Scalzo non ha potuto, ma era partecipe e ci scrisse: «Lui era un vero... Angelo».

Anni duri, sì, dove il virus ha diradato gli incontri e soffocato gli abbracci: alcuni negozi storici avevano abbassato la saracinesca da un pezzo, tra i riferimenti del quartiere restava la panetteria, con la possibilità di incontrare qualche amico.

La sua verve, anche nel commentare i momenti oscuri, non mancava mai: «Busto è piuttosto deserta! gli "amici" sono passati dall'anagrafe al riposo finale, eppur siam vivi e ... con voglia di abbracciare!».

Tornerà il tempo degli abbracci, Enzo, e dei caffè dal Danilo. Da qualche parte, quella Busto c'è ancora, e forse quell'umanità. 

Marilena Lualdi

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