Sala Giunta, palazzo Borghi. Il sindaco, Andrea Cassani, accoglie tre professoresse, provenienti dalla Spagna. Qualcuno preferirebbe definire l’area di partenza “Catalogna”. Sono in contatto, le prof, con l’Istituto Gadda Rosselli. E sul sito della scuola si specifica: «In partenza la seconda attività di accoglienza prevista dal nostro Piano Erasmus+ 2021-2027, programma che investe nella qualità dell’insegnamento e della formazione, finanzia opportunità di mobilità transnazionale ai fini di apprendimento per docenti, alunni e personale della scuola e progetti di cooperazione».
Ancora, l’Istituto, attento all’internazionalizzazione, ha colto la richiesta del responsabile del Dipartimento dell’Educazione di Barcellona, per accogliere tre docenti «…per attività di job shadowing presso la nostra scuola. Le insegnanti provengono da scuole differenti: INS Manuel Sales i Ferré di Ulldecona, Institut Milà i Fontanals di Barcellona e Institut Salas i Xandri di Sant Quirze del Vallès».
Visita dell’Istituto e presentazione del Piano dell’offerta formativa. Le insegnanti spagnole hanno visitato alcune classi per osservare le lezioni svolte adottando la metodologia CLIL. Punti fermi: osservazione, tavoli di lavoro relativi agli strumenti e ai materiali per le lezioni, implementazione del Piano Erasmus+ e dei progetti a carattere europeo, in atto al Gadda Rosselli.
Ma come descrivere il contesto di arrivo? A palazzo Borghi, il sindaco, Andrea Cassani presenta una città con 54mila abitanti. Racconta la posizione strategica di Gallarate, nel contesto italiano ed europeo. Tratteggia la natura dell’imprenditorialità locale. Ascoltano e recepiscono Sonia Sierra, professoressa di lingua e letteratura spagnola, Jolanda Castel, scienze umanistiche sociali, e Teodora Toca, matematica. Scortate dalla consigliera comunale Sonia Serati, a sua volta prof.
Viene da essere impazienti, cresce la voglia di conoscere gli studenti per i quali le tre prof sono andate in avanscoperta. Perché è vero che si fa un passo alla volta, è vero che gli insegnanti devono confrontarsi e scoprire. Ma è altrettanto vero che tutto si fa per i giovani. E che loro, i giovani, devono incontrarsi e guardarsi negli occhi. Se sono rose…