Sul muro di via Monza a Busto Arsizio, il volto di Simone è dipinto tra strisce bianche e blu, i colori della sua Pro Patria.
Sorride Simone Stagni, scomparso il 5 aprile 2020 a 49 anni ed è questa l'immagine che gli amici si portano dietro di lui. Poco distante, nella chiesa parrocchiale di Sant'Edoardo oggi alle 18.30 verrà celebrata una messa di suffragio.
Come va amici, io sono sempre qui. Anche in quelle parole, tracciate in dialetto sul muro, è racchiusa una peculiarità del bustocco: quella di portare luce agli altri, ben oltre la sofferenza. Simone ha combattuto la malattia, poi ha dovuto cedere e si è fermata la Vespa con cui sfrecciava, destinazione preferita lo stadio Speroni. Perché lui era cresciuto a pane e Pro Patria, come papà Giulio gli ha insegnato.
Si è fermata, per poco.
Ci racconta in modo commovente l'amico Pier Franco Iacopino: «Adesso ce l'ho io, eccoci ancora, divisi ma uniti sempre. Un grande tigrotto, Simone».
Una tigre davvero, che gli amici non poterono salutare come avrebbero voluto, perché la pandemia infieriva anche sui funerali. Così dei tifosi fecero ritrovare sulla cinta del cimitero chiuso una tela, «una pezza lurda» con le firme di tutti.
A Simone sarebbe piaciuta moltissimo: roba da passare davanti a quel luogo ripetutamente ad ammirare quella creazione sorridendo, sulla sua Vespa prima di affidarla a un amico per volare lontano.
Ma. Lu.