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Economia | 14 gennaio 2022, 16:57

Ha avuto ragione Pitti: «Non potevamo rintanarci, bisogna esserci per il tessile»

Il salone fiorentino incassa 8mila presenze e dimostra che si può convivere con la pandemia. Adesso tocca a Milano Unica, a febbraio, più carica che mai

(foto Pitti Immagine)

(foto Pitti Immagine)

Ha avuto ragione Pitti. Hanno avuto ragione - in questa centunesima edizione a Firenze - la consapevolezza di poter convivere con questa pandemia e ancor più il senso di responsabilità. La scelta di dare tutto per il “motore” tessile, che si muove in silenzio per i territori, i distretti, il Paese. Motore che ora viaggia deciso verso la tappa di Milano Unica il primo e il 2 febbraio per la trentaquattresima edizione, neI padiglioni 12, 16 e 20 di Fiera Milano a Rho.

Dentro le cifre

Questa sensazione incoraggiante da Firenze è espressa dai numeri, ma soprattutto dalle considerazioni degli imprenditori. 

Partiamo però dai primi: 548 collezioni di moda maschile (quasi il 30% dall’estero) a Pitti Immagine Uomo n.101 e 170 a Pitti Bimbo n.94. Giovedì 13 gennaio, a poche ore dalla chiusura erano entrati 4.900 compratori, di cui circa il 30% da una sessantina di paesi esteri. Contando anche le altre categorie di visitatori (agenti, rappresentanti, fornitori, giornalisti, ospiti) le presenze si aggiravano sulle 8mila unità

Nella top ten dei Paesi esteri, ecco l’ordine di traguardo a Pitti Uomo: Olanda (134 buyers), Francia (134), Spagna (123), Germania (118), Gran Bretagna, Svizzera, Belgio, Turchia, Usa e Russia. Non sono mancati risultati interessanti dal Nord Europa (Norvegia, Svezia, Danimarca e Finlandia per un totale di 60 buyers).

Infine, c’erano presenza degne di nota, non nei numeri ma nella qualità, da Cina, Giappone, Corea del Sud e Hong Kong.

Energia e passione

«Siamo felici per come sono andate le cose in Fortezza da Basso da martedì a oggi ma stavolta preferirei che fossero gli operatori a commentare questo Pitti Uomo - ha osservato l’amministratore delegato di Pitti Immagine Raffaello Napoleone - Da parte mia voglio anzitutto ringraziare le aziende espositrici che hanno creduto nel nostro lavoro e nella nostra capacità di organizzare il salone in sicurezza e secondo i consolidati standard di selezione e qualità: insieme alle nuove collezioni, si sono portati dietro energia e passione». 

Riconoscenza ai «compratori italiani ed esteri, che hanno deciso di muoversi e viaggiare in un momento particolarmente complicato e lo hanno fatto con lo spirito giusto, prudenti ma sereni e determinati».

Ma anche a tutti i collaboratori e l’indotto: «È stato un appuntamento giusto e andava fatto: ci siamo tutti meritati questo Pitti».

Ha commentato Claudio Marenzi, presidente che ha portato la sua azienda (Herno) con convinzione a Pitti: «Se non sapessi che è in corso la pandemia, avrei detto che sono state praticamente normali giornate di fiera. Stand pieno, fondamentalmente abbiamo lavorato come sempre, quindi giorni estremamente positivi, in termini proprio quantitativi».

Ma importante è stato pure l’atteggiamento delle persone «I commenti erano “Non possiamo rintanarci ognuno nella propria casa, piuttosto che nel proprio negozio. Dobbiamo esserci».

Con una nota importante: sono state le piccole-medie aziende a mandare segnali forti.

Tra i commenti legati anche al nostro territorio, quello di Andrea Dini (Paul &  Shark) «Un’edizione e un’atmosfera piacevolissime. Abbiamo aderito perché volevamo comunque essere a Pitti Uomo… In questi giorni abbiamo visto tanta gente, anche diversi visitatori esteri, da Belgio, Olanda, anche da Francia e Spagna, meno dal Nord America - e afferma - Molto ha giocato la disinformazione sul Covid in Italia. Pitti Uomo è l’unica occasione a livello mondiale per il lusso uomo di incontrare i propri partner, clienti, i propri distributori. È da tempo parte della nostra strategia e per quanto mi riguarda ne continuerà a fare parte anche in futuro». 

Reflections, era il titolo, quasi un grido di battaglia, di questa edizione. E ha fatto, fa riflettere davvero questo risultato, conquistato oltre ogni ostacolo, ogni paura.

Marilena Lualdi

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