«Fino a ieri guardavo le finali su youtube, ora sono io a disputarla dopo averla sognata ad ogni allenamento. Me la godrò fino alla fine, cercherò di divertirmi e poi vedremo».
Un uomo-rana trascina Azzate, la provincia di Varese e l'Italia in una finale olimpica da sogno. E così la prossima notte sarà difficile dormire in attesa dell'ultimo atto dei 100 rana ai Giochi, previsto alle 4.12, dove Nicolò Martinenghi accede arrivando come un treno, battendo sé stesso e cioè stabilendo il nuovo record italiano in una semifinale chiusa in 58"28 con il terzo tempo assoluto, dietro solo al "mostruoso" principe delle piscine inglese campione in carica di tutto, Adam Peaty (57''63), e all'altrettanto fenomenale olandese Arno Kamminga (58''28).
Nicolò compirà 22 anni il prossimo 1° agosto ma le sue parole profumano di magia, solidità mentale, predestinazione: «Sono contentissimo per il terzo posto complessivo, per una semifinale calibrata al meglio e per il record. Sono molto soddisfatto - dice Tete, tesserato per il CC Aniene - Ieri sono andato a dormire tardi, tra scioglimento, massaggi, cena; questa mattina alle 7 ero sveglio. Comunque sono due anni e mezzo che mi sveglio alle 6.40 e quindi non ho particolari difficoltà a carburare. Credo che queste finali siano una prova di maturità e personalità per tutti - chiude Martinenghi - per tutti perché si svolgono in un contesto di grande difficoltà ambientale».
La prossima notte in tanti saranno svegli insieme a Nicolò, pronti a un ultimo, "impossibile" salto. Provaci ancora, uomo-rana.
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