“Invece di ascoltare gli agricoltori, Agea preferisce attaccare chi segnala un problema reale. Ed è grave che il direttore dell’Agenzia abbia un atteggiamento intimidatorio, intervenendo dalle colonne di un giornale su un’interrogazione alla quale deve rispondere il Governo, non lui. La verità è semplice: la circolare del 25 settembre penalizza le piccole aziende montane e va corretta subito”.
Lo dichiara Maria Chiara Gadda, vicepresidente dei deputati di Italia Viva e vicepresidente della Commissione Agricoltura, che oggi nel question time ha sollevato il tema della circolare Agea.
“Ridurre da 5.000 a 2.000 metri quadri le superfici inseribili nei fascicoli senza titolo di conduzione ignora completamente la realtà della montagna, dove la frammentazione fondiaria è la norma e spesso i proprietari non sono nemmeno rintracciabili. E tutto questo - sottolinea - accade mentre il Governo Meloni promette da mesi fantomatici provvedimenti a sostegno degli agricoltori che tengono vive le aree montane e i territori più svantaggiati. Invece di nuove promesse, basterebbe far applicare correttamente le norme già esistenti, evitando di scaricare ulteriori ostacoli burocratici su chi lavora in condizioni difficili”.
“È una scelta che non riguarda solo le truffe sui pagamenti della Pac: Agea ha già strumenti tecnologici per verificare se i terreni sono davvero coltivati. La circolare, invece, crea problemi enormi su tanti fronti, portando gli agricoltori in situazioni non volute di irregolarità: si rischiano indennizzi persi sui danni da fauna selvatica, difficoltà con INPS e complicazioni nella gestione dei reflui e dei fitosanitari. Il ministro intervenga e dichiari illegittima la circolare, spiegando al direttore Vitale che è normale, anzi doveroso, che un parlamentare interroghi il governo quando le aziende hanno problemi. E soprattutto si approvi il decreto attuativo che definisce esattamente le zone svantaggiate. Gli agricoltori di montagna tengono vivi territori fragili - conclude - meritano sostegno, non ostacoli burocratici”.










