Cronaca | 03 novembre 2025, 20:44

Milano, aggressore rintracciato: era stato allontanato da una comunità di recupero nella nostra provincia

L'uomo, 59 anni, nato a Bergamo, aveva già colpito nel 2015. Trovato grazie alla sorella gemella dopo aver accoltellato una donna in piazza Gae Aulenti. Non risultano legami con la vittima. Appassionato di scacchi, amante di polizieschi e trattati di criminologia, nel 2012 aveva perso il lavoro di programmatore informatico

Milano, aggressore rintracciato: era stato allontanato da una comunità di recupero nella nostra provincia

È stato rintracciato questa sera dai carabinieri del comando provinciale di Milano il presunto aggressore della donna di 43 anni accoltellata questa mattina in piazza Gae Aulenti. Si tratta di un 59enne nato a Bergamo, Vincenzo Lanni, rintracciato grazie alla sorella gemella, che lo ha riconosciuto dalle immagini diffuse dagli inquirenti. L’uomo si era rifugiato in un hotel di Milano, dove era ospite da qualche giorno, dopo essere stato allontanato da una comunità di recupero del Varesotto.

Nel 2015 aveva già compiuto un’aggressione simile a quella di questa mattina in piazza Gae Aulenti a Milano il 59enne di Bergamo rintracciato e bloccato in serata per l’accoltellamento della dirigente di Finlombarda di 43 anni.

Non risultano legami tra la vittima e il 59enne di Bergamo, rintracciato in serata dai carabinieri del comando provinciale di Milano, che, coordinati dalla pm Maria Cristina Ria, indagano sull’aggressione avvenuta questa mattina in piazza Gae Aulenti. Da una prima ricostruzione, infatti, non risultano collegamenti con Anna Laura Valsecchi, la dirigente di 43 anni di Finlombarda, la società finanziaria di Regione Lombardia, colpita da una coltellata alla schiena.

Aveva ancora addosso gli abiti con cui è stato immortalato dalle immagini degli impianti di videosorveglianza della zona di piazza Gae Aulenti.


Chi è

Vincenzo Lanni, 59 anni, solitario e fanatico dei gialli. Nel 2015 la cronaca si è già occupata di lui e oggi è di nuovamente in manette: è sospettato di essere l'aggressore della donna accoltellata alla schiena in piazza Gae Aulenti a Milano, Anna Laura Valsecchi. Nell'agosto di dieci anni fa aveva ammesso di aver accoltellato due pensionati bergamaschi a Villa di Serio e di Alzano, e al pubblico ministero aveva confessato l'intenzione di uccidere delle donne come reazione alla frustrazione per la sua vita, che giudicava fallimentare. Una promessa macabra, a rileggere la stampa di allora, che oggi si è quasi compiuta.

Originario di Bergamo, incensurato, mai in cura psichiatrica, nessuna moglie o fidanzata, nessun amico e una sorella gemella che lo ha riconosciuto dall'immagine diffusa dai carabinieri, su autorizzazione della Procura di Milano, per dare un nome al sospettato del tentato omicidio. Appassionato di scacchi, amante di polizieschi e trattati di criminologia, nel 2012 aveva perso il lavoro di programmatore informatico. Anche dieci anni fa si era procurato un coltello dalla cucina - con una lama di 23 centimetri - e nel giro di poche ore aveva colpito due volte. Mentre i carabinieri erano già impegnati a dargli la caccia, armato di un cavo per le cuffie da usare come laccio per strangolare, era pronto a colpire la prima donna sola che avrebbe incontrato. Per fortuna non si è presentata l’occasione.

Anche nel 2015 è stato tradito da una telecamera. Era stato ripreso con una borsa di tela verde mentre si allontanava a piedi dalla zona della prima aggressione. Una scena quasi identica a quella immortalata oggi dalle telecamere che puntavano sulla piazza in zona Garibaldi. E' stato rintracciato all’interno di un albergo del capoluogo, dove era ospite da qualche giorno, dopo essere stato allontanato da una comunità di recupero del Varesotto. Con sé aveva i vestiti indossati nel corso dell’aggressione. Anche questa volta non sono emersi collegamenti tra lui e la vittima.

Il precedente e la semi infermità

Nel 2016 è stato condannato, ma il giudice gli ha riconosciuto la semi infermità mentale. Vincenzo Lanni, 59 anni, ex programmatore informatico accusato del tentato omicidio della donna accoltellata stamane alla schiena in piazza Gae Aulenti a Milano ha la fama del recidivo.

Il 20 agosto 2015 ha colpito in strada, con un coltello da cucina con una lama di 23 centimetri, due pensionati a Villa di Serio (il primo) e ad Alzano Lombardo (l'altro), in provincia di Bergamo. Il giudice per l’udienza preliminare Tino Palestra, lo ha condannato il 19 maggio 2016 a otto anni di carcere più altri tre da scontare in una struttura psichiatrica, riconoscendo l’attenuante della semi infermità mentale. La Procura aveva chiesto un anno in più dietro le sbarre, mentre l'avvocata Cinzia Pezzotta aveva invocato la condanna minima.

"Non ero in me", aveva spiegato nel corso del processo. Affetto da un disturbo schizoide della personalità e una capacità di intendere e di volere "grandemente scemata", alle sue vittime aveva inviato una lettera di scuse. Di recente l'uomo, in cura per problemi psichiatrici, sarebbe stato allontanato dalla comunità che lo ospitava per motivi che sono in corso di accertamento.

(Alb/Adnkronos)

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