Attualità | 26 ottobre 2025, 16:05

Cassano, Busto e Legnano insieme per Mauro Venegoni: una memoria che unisce le generazioni

Un'intensa e partecipata cerimonia ha riunito questa mattina istituzioni, studenti e cittadini per l'81° anniversario dell'uccisione dell'eroe partigiano. Un legame storico rinsaldato, che affonda le radici nella creazione stessa del monumento, opera fortemente voluta da figure di Busto Arsizio

Le comunità di Cassano Magnago, Busto Arsizio e Legnano si sono riunite questa mattina, domenica 26 ottobre, per onorare la memoria di Mauro Venegoni, partigiano e Medaglia d’oro al Valor Militare, nell'81° anniversario del suo brutale assassinio, avvenuto il 31 ottobre 1944.

La cerimonia si è svolta, con un'intensa partecipazione, nei pressi del cippo commemorativo che sorge lungo la via Bonicalza, al confine tra Cassano e Busto, proprio nel luogo in cui il suo corpo martoriato venne ritrovato. L'evento, organizzato congiuntamente dai tre Comuni, ha preso il via con il corteo, accompagnato dalle note della Banda di Cassano Magnago, che si è concluso con la deposizione di una corona al monumento.

A coordinare gli interventi è stato Giuliano Celin, Vice Presidente dell'A.N.P.I. di Legnano. Dopo i saluti istituzionali del sindaco di Cassano Magnago, Pietro Ottaviani, è intervenuto per l'amministrazione bustocca l'assessore Mario Cislaghi, a testimonianza di un legame mai interrotto. Presente, per il Comune di Legnano, il primo cittadino Flavio Radice.

A rendere la commemorazione ancora più viva è stato il contributo delle nuove generazioni: gli studenti della scuola secondaria "Dante Alighieri" di Legnano e i giovani rappresentanti del Consiglio Comunale dei Ragazzi di Cassano Magnago hanno proposto toccanti riflessioni, dimostrando come il sacrificio di Venegoni sia un patrimonio vivo e attuale. Il momento centrale è stato affidato a Dario Venegoni, nipote di Mauro e Presidente nazionale dell'A.N.E.D. (Associazione Nazionale ex Deportati), che ha tenuto la commemorazione ufficiale.

La significativa presenza di Busto Arsizio è stata ulteriormente sottolineata dalle note dell'Orchestra Fiati del Liceo Candiani Bausch, diretta dal maestro Franco Conetta, che ha eseguito alcuni brani musicali durante la manifestazione.

La storia di un eroe e del suo monumento

Nato a Legnano nel 1903, Mauro Venegoni fu un ardente patriota, tra i primi a organizzare le formazioni partigiane nell'Altomilanese. Catturato, fu sottoposto a torture disumane per estorcergli informazioni. Come recita la motivazione della Medaglia d'Oro, "la sua indomabile fede non veniva scossa nemmeno allorché il nemico ne straziava barbaramente il volto e il corpo, accecandolo prima e poi uccidendolo".

Il monumento che oggi lo ricorda non è solo una pietra, ma il frutto di una forte volontà comunitaria, la cui storia è stata recentemente ricostruita grazie a una ricerca del Consiglio dei Ragazzi di Cassano. Inaugurato il 24 ottobre 1982, il cippo è un'opera che parla profondamente di Busto Arsizio. La sezione in bronzo fu infatti realizzata dallo scultore bustocco Muzio Merelli, autore anche del monumento alla Resistenza e alla Deportazione della sua città. La base in marmo fu opera di Gianmario Toia, all'epoca consigliere della sezione A.N.P.I. di Busto Arsizio, che seguì personalmente le trattative tra le amministrazioni.

L'intera cerimonia del 1982 e il progetto pluriennale che la precedette furono coordinati e spinti con tenacia dalla sezione A.N.P.I. di Busto Arsizio, guidata dal presidente Giovanni Castiglioni. Un dettaglio toccante, emerso dalle ricerche, rivela che lo scultore Muzio Merelli non volle alcun compenso per la sua opera, donandola come "luminoso esempio di sublime sacrificio e di ardente amor di Patria". Un gesto che specchia perfettamente il sacrificio di Mauro Venegoni e che, ancora oggi, ha reso la cerimonia un momento fondamentale non solo per ricordare, ma per rinnovare un impegno civile che continua a unire tre città nel nome della libertà.

Redazione

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