Forse non tutti lo sanno, ma a partire dal 3 agosto 2026, la carta d’identità cartacea non sarà più valida per espatriare, indipendentemente dalla data di scadenza. Per viaggiare all’estero, sarà obbligatorio avere quella elettronica (la Cie). Lo prevede un regolamento del Parlamento e del Consiglio europeo.
Una novità che a Busto Arsizio interessa circa seimila cittadini. Questo il numero di persone non ancora in possesso del documento nella “nuova” versione.
Lo ha reso noto ieri sera in commissione Bilancio, durante la discussione sul Documento unico di programmazione 2026/2028, l’assessore alle Politiche istituzionali Mario Cislaghi.
L’amministrazione ha quindi deciso di ripetere l’esperienza degli open day che avevano dato buoni risultati lo scorso anno, con dieci aperture straordinarie pomeridiane dell’ufficio anagrafe.
Qualcosa di analogo verrà quindi riproposto nei prossimi mesi. «Così da accelerare e arrivare ad agosto 2026 con tutti i cittadini con la Cie come richiede l’Europa», ha spiegato Cislaghi.
Open day a parte, l’esponente di giunta ha evidenziato che all’ufficio anagrafe «le code immani non ci sono più. La modifica dell’orario molto contestata ora viene copiata da altri Comuni. È un orgoglio dell’amministrazione».