Un’intera giornata per forgiare i futuri responsabili delle associazioni di volontariato. È la sfida che la Protezione Civile di Gallarate ha raccolto ospitando, al centro polifunzionale di emergenza, un corso di formazione che ha richiamato una trentina di operatori da tutta la provincia di Varese. Un’iniziativa formativa che mancava da oltre un decennio e che ha posto l’accento su un’esigenza sempre più urgente: formare non solo volontari preparati, ma anche leader capaci di guidare le operazioni e coordinare squadre nei contesti di emergenza.
«Siamo molto soddisfatti di aver potuto accogliere questo percorso di crescita – ha commentato Pietro Orlandi, coordinatore della Protezione Civile gallaratese – Non si tratta solo di ottenere una qualifica, ma di acquisire strumenti per essere più efficaci nel nostro ruolo».
In aula si è parlato di tutto ciò che un coordinatore operativo deve sapere: psicologia dell’emergenza, sicurezza nei cantieri di Protezione Civile, normative di settore, gestione amministrativa delle associazioni e comunicazione interna. Tra i docenti, esperti riconosciuti come il dottor Riccardo Biella e il dottor Alessandro Rossi, oltre ai funzionari Omar Algisi e Maria Rosaria Lastella. Il corso, diretto da Giovanni Barranco, si è concluso con un esame che ha visto tutti i partecipanti superare brillantemente la prova, con una media di 28 su 30.
Ma al di là dei numeri e dei contenuti, il senso profondo di questa giornata lo ha espresso chiaramente l’assessore alla Sicurezza del Comune di Gallarate, Germano Dall’Igna, che ha partecipato portando il saluto dell’amministrazione comunale.
«Questi momenti di formazione – ha dichiarato Dall’Igna – sono fondamentali non solo per consolidare le competenze tecniche, ma per rafforzare il senso di appartenenza e la coesione tra le diverse anime del volontariato. In situazioni di emergenza, è essenziale avere non solo capacità operative, ma anche la prontezza e la lucidità di chi sa guidare un gruppo. Il Comune di Gallarate crede molto nel ruolo della Protezione Civile e delle associazioni: non è un caso che da tempo investiamo nel rapporto tra la Polizia Locale e la Prociv, convinti che solo lavorando insieme si possano affrontare con efficacia le criticità che possono colpire il nostro territorio».
Un’alleanza che si traduce anche in gesti concreti, come ha ricordato il vicecomandante della Polizia Locale, Marco Cantoni: «Abbiamo scelto di far frequentare ai nostri agenti il corso base di protezione civile. È importante che chi indossa la divisa comprenda fino in fondo il lavoro e le difficoltà che affrontano i volontari quando intervengono sul campo».
Alla fine della giornata, tra i nuovi coordinatori è circolato un motto destinato a diventare una bussola per chi opera in emergenza: «Il genio è colpo d’occhio e velocità di esecuzione». Un insegnamento che va oltre la teoria, e che racchiude la vera essenza di chi ha scelto di mettersi al servizio degli altri senza risparmiarsi.