Busto Arsizio | 06 luglio 2025, 21:25

Quegli anni d'oro del nuoto di Busto con Roberto Toia: «Ma lui non amava apparire»

Renato Borroni, attuale presidente della Busto Nuoto Sincro, ricorda la figura del primo presidente della società, scomparso a 78 anni: «Trentacinque anni di amicizia»

Renato Borroni e Roberto Toia in una foto dall'archivio dell'Informazione

Renato Borroni e Roberto Toia in una foto dall'archivio dell'Informazione

Gli anni d'oro del nuoto bustocco, quelli che vedevano trofei prestigiosi e atleti di caratura internazionale. In prima linea, mai in prima fila, c'era lui, Roberto Toia: primo presidente della Busto Nuoto As, scomparso a 78 anni (LEGGI QUI). Lo ricorda l'allora suo vice Renato Borroni, che oggi guida la Busto Nuoto Sincro. 

«Trentacinque anni di amicizia - sottolinea, non senza emozione - Erano gli anni Novanta, la scuola nuoto Bustese aveva creato una sezione sportiva che riuniva nuoto, sincro e pallanuoto. Quest'ultima si staccò quasi subito per motivi di altezza della vasca. Poi ci fu la fusione tra la Bustese nuoto e sincro con la Busto Pallanuoto». Si era in via Poma all'inizio e nel primo bienno 98-99 Toia fu appunto il primo presidente. Busto già dal 93 era entrata a far parte del Grand Prix Arena, un trofeo di nuoto che si basava su quattro sedi diverse: oltre a quella bustocca, Genova, Firenze e Viareggio»». Era un evento internazionale, con atleti europei e anche da Cuba, Usa, Portorico.  C'era dietro un grande lavoro, una parte organizzativa importante e così si proseguì per una quindicina di anni. Con la Manara e Team Insubrika, che vedono la decisione di dare spazio ai giovani. 

Ma una passione come il nuoto non si scorda. Roberto Toia apprezzava da vicino le vicende del nuoto artistico: «Gli mandavo tutti i risultati e non lesinava complimenti. Era una persona che amava gli sport acquatici. E poi in quegli anni siamo stati i primi ad aver inventato la medaglia di legno, un riconoscimento a chi arrivava quarto e non saliva sul podio... Per noi era giusto premiarlo e siamo stati i precursori, come ci è stato riconosciuto».

In tutto questo, Roberto non ha mai perso il suo stile. Quello del fare, mai del mettersi in mostra. Presidente numero uno, lo definiva nel fargli gli auguri ogni anno coach Gianni Leoni e lui lo omaggiava a sua volta sui social, dove compariva pochissimo, con la foto del suo amato cagnolino e del "principato" di Feriolo dove amava stare o i successi di atleti come Arianna Castiglioni. 

Ma. Lu.

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