Gallarate - 17 giugno 2025, 12:27

Aggredito a bastonate Ballarati, organizzatore del Remigration Summit di Gallarate

I fatti si sono svolti in Canton Ticino. Lo racconta lo stesso attivista sui social: «Abbiamo ricevuto un agguato da parte di individui spuntati dal nulla che hanno iniziato a isolare i membri del gruppo e a pestarci». La solidarietà dell’eurodeputata bustocca Tovaglieri

Le foto postate su X da Andrea Ballarati

Andrea Ballarati, l’organizzatore del Remigration Summit tenutosi tra mille polemiche al teatro Condominio di Gallarate un mese fa, è stato aggredito.
Lo ha reso noto lui stesso attraverso alcuni post sul social network X, l’ex Twitter. I fatti, ha spiegato, si sono svolti nei giorni scorsi in Canton Ticino, nel corso di una grigliata con alcuni esponenti di Ticino Vivo. «Un gruppo di giovanissimi patrioti», li definisce Ballarati.

Il 23enne presidente dell’associazione “Azione, Cultura, Tradizione” racconta in un video: «Durante quell’evento abbiamo ricevuto un agguato da parte di individui mascherati armati di bastone, che dal nulla sono spuntati e hanno iniziato a isolare i membri del gruppo e a pestarci. Io ho ricevuto diversi colpi alla schiena e un bel colpo al volto».

Ballarati se la prende con «la sinistra»: «La violenza da parte della sinistra sta tornando perché loro stanno perdendo terreno. Candidati di destra, o estrema destra come vengono definiti dai giornali, hanno guadagnato sempre più terreno. Hanno visto cos’è successo con il Summit, hanno visto che non sono più in grado di opporsi alla nostra continua avanza nel campo metapolitico e mediatico e quindi sono andati nel panico. La violenza si sta diffondendo a macchia d’olio, basta vedere cos’è successo negli Stati Uniti e cosa sta succedendo in Italia.

L’attivista ne ha anche per i media: «Vorrei poi far notare come la campagna di fango mossa da parte dei media italiani e anche dai media esteri nei confronti miei, della mia organizzazione e di tutti coloro che erano coinvolti nell’organizzazione di un summit pacifico, abbia contribuito a renderci dei bersagli. Quindi in tutto questo sistema i media sono l’ingranaggio fondamentale per fomentare la violenza e portarla nelle strade contro soggetti di interesse, contro istituzioni, contro partiti politici».
«Invito tutti a sostenere l’attivismo – conclude –. Qualsiasi tentativo di intimidazione e violenza non andrà a buon fine. Noi siamo convinti di essere dalla parte della verità della ragione e noi alla fine vinceremo». 

La solidarietà di Isabella Tovaglieri

L’eurodeputata bustocca Isabella Tovaglieri, che aveva preso parte all’evento di Gallarate, attraverso una nota condanna l’episodio.
«Esprimo la mia più ferma condanna per la vile e brutale aggressione subita da Andrea Ballarati, promotore del Remigration Summit di Gallarate, al quale ho avuto l’opportunità di partecipare. Un’aggressione che ha il sapore amaro dell’intolleranza ideologica e della violenza politica – afferma la leghista –. Da anni ormai assistiamo a un clima sempre più avvelenato, in cui la sinistra italiana – spesso con toni sprezzanti, insinuazioni e accuse infamanti – contribuisce ad alimentare l’odio nei confronti di chi non si allinea al pensiero dominante. Veniamo etichettati come razzisti, ignoranti, indegni di parola. Ma la criminalizzazione dell’avversario politico non è solo pericolosa: è il terreno fertile su cui certa sinistra radicale trova giustificazione per passare dalle parole ai fatti».

Per l’eurodeputata «non possiamo più ignorare questa escalation: il ritorno di una violenza politica che richiama i tempi bui degli anni di piombo deve preoccupare tutti, al di là degli schieramenti. Mi auguro che il Partito Democratico e gli altri esponenti della sinistra prendano le distanze in modo netto da simili episodi e che smettano di usare un linguaggio divisivo e carico di livore. Ad Andrea va tutta la mia solidarietà, umana e politica. La democrazia si difende anche così: condannando ogni forma di violenza e difendendo il diritto alla libertà di espressione, sempre».

Redazione