Politica - 20 maggio 2025, 11:15

Scontro al Pirellone sul Remigration Summit, il Pd: «Indegno». La Lega: «Più pericoloso chiamare gli anarchici»

«Avremmo gradito una presa di posizione di Regione più fedele ai valori della Costituzione», ha detto il capogruppo dem Majorino, contestando la partecipazione al convegno di Gallarate da parte del leghista Corbetta, che ha ribattuto: «Non decidono le sinistre dove posso andare o chi ha diritto di parola»

Il Remigration Summit continua a far discutere. Nei Consigli comunali del territorio ma anche nell’assise del Pirellone: questa mattina, all’apertura dei lavori, hanno preso la parola i capigruppo di Partito Democratico e Lega, con due visioni opposte sul raduno dell’estrema destra tenutosi sabato scorso al teatro Condominio di Gallarate.

«Ringrazio i cittadini di Gallarate scesi in piazza, come abbiamo fatto a Milano, per dire no all’indegno raduno di revisionisti e fascisti rispetto a cui avremmo gradito una presa di posizione di Regione più fedele ai valori della Costituzione – ha detto il capogruppo dem Pierfrancesco Majorino –. Regione Lombardia ancora non ha trovato modo di ricordare in maniera degna l’ottantesimo della Liberazione. Questa è una Regione piena di cittadini che hanno dato la vista per liberarci dal nazifascismo, con un capoluogo medaglia d'oro alla Resistenza».

Il capogruppo della Lega Alessandro Corbetta, che per Majorino si è «assunto la responsabilità di partecipare al Remigration Summit», ha invece contestato l’intervento di Luca Paladini del Patto Civico che, raccontando la recente esperienza di un viaggio della memoria con una scolaresca, ha citato anche il convegno di Gallarate.
«Una vergogna paragonare il rimpatrio di clandestini alla deportazione degli ebrei – ha tuonato il capogruppo leghista –. Una vergogna mettere a paragone questioni che nulla c’entrano».

Sul Remigration Summit: «Majorino ha parlato di evento anticostituzionale. L’unico articolo della Costituzione violato dalla volontà politica del Pd e delle sinistre è l’articolo 21. La libertà di parola e pensiero è sacrosanta. Sono stato a Gallarate perché non decidono Pd e sinistre dove posso andare né chi ha diritto di parola. Non era un pericoloso convegno di neonazisti: se ci fosse stata apologia di fascismo o nazismo, ci sarebbero state delle indagini. Si è parlato di come rimpatriare immigrati clandestini e chi delinque. È stato più pericoloso il fatto di richiamare a Milano i peggiori anarchici estremisti d’Europa che hanno attaccato le forze dell’ordine». «Voi li avete chiamati a Milano – ha aggiunto Corbetta all’indirizzo dei banchi del centrosinistra, riferendosi alle contromanifestazioni –. A Gallarate c’è stato un convegno privato che volevate vietare. Viene allora da chiedersi chi siano i veri fascisti».

«Questa non è un’aula di tribunale», ha affermato Giacomo Zamperini di Fratelli d’Italia, esprimendo la propria solidarietà a Corbetta: «Non c’è una caccia alle streghe, nessuno deve dirci dove possiamo andare. Perché gettare discredito su un collega che ha partecipato a una manifestazione?».

R.C.