Nel 2005 un gruppo di persone che abitano al Buon Gesù ha deciso di fare qualcosa per dare ai residenti del quartiere la possibilità di ritrovarsi, conoscersi e stare insieme; in quel momento è nato il Buongestate, che da allora, per un mese all’anno, trasforma piazza Volontari della Libertà in un luogo in cui la comunità si riunisce e trascorre qualche ora di svago.
Sono passati vent’anni da quella prima edizione, e domenica 15 giugno “Quelli del Buonge” hanno voluto celebrare questa significativa tappa all’interno della chiesa di San Giuseppe, dove don Paolo Visentin, don Fabrizio Castiglioni e don Patrizio Lo Cicero hanno concelebrato una funzione che ha commosso tutti i presenti.
«Oggi festeggiamo insieme un traguardo importante: i primi 20 anni di vita del Gruppo Buongestate – hanno commentato i volontari – siamo “appena maggiorenni”, ma in questi anni abbiamo imparato qualcosa di prezioso: la vera ricchezza sta nel essere una comunità, aperta e inclusiva, nel condividere tempo, gioia e fatica e nel costruire, almeno un mese all’anno, uno spazio dove le persone possano incontrarsi, riconoscersi e sorridersi».
Ed è proprio questo che è il Buongestate, un “luogo” dove tutta la comunità, sia olgiatese che proveniente dai paesi limitrofi, trascorre i propri fine settimana, uscendo dalla solitudine delle proprie case e trascorrendo del tempo insieme alla famiglia, agli amici e ai vicini.
«Ogni estate, da vent’anni, ci mettiamo fianco a fianco, per preparare, accogliere, sistemare, cucinare e inventare – hanno proseguito i volontari – ma soprattutto, per creare occasioni in cui la nostra comunità possa ritrovarsi.
È un mese intenso, fatto di cose semplici, ma profonde: un saluto, un pranzo insieme, un abbraccio, una risata, perché anche solo vedersi, e vedere come crescono i nostri figli e come cambiamo noi, è già un dono.
Quando siamo partiti, 20 anni fa, non pensavamo certo che saremmo arrivati fin qui, ma ciò che ci tiene uniti è più forte del tempo: è l’amore per il nostro Buonge, per le relazioni vere, per quel tempo che non si perde, ma si moltiplica quando viene donato».
Non poteva mancare, poi, un momento di gratitudine nei confronti di chi ha creduto nel progetto e ha concesso l’utilizzo di alcuni degli spazi necessari per dar vita alla festa, e un pensiero nei confronti di chi, anche se non c’è più, ne è comunque una colonna portante.
«Un grazie speciale a don Paolo, che ci ha spronati a intraprendere questa avventura dandoci fiducia totale – hanno sottolineato “Quelli del Buonge” – un sentito ringraziamento anche a don Fabrizio, don Sergio e don Patrizio, che ci hanno sostenuto nel tempo; confidiamo che anche i nuovi sacerdoti continuino su questa strada, con lo stesso entusiasmo.
Oggi, poi, vogliamo anche ricordare chi ha camminato con noi e ora non c’è più fisicamente, ma vive nel nostro cuore e nella nostra memoria.
Un pensiero affettuoso va a Cesare, Dario, Vittorio, Augusto, Gianni, Luigi e Piero: questa giornata è anche per voi, che avete lasciato un segno indelebile nel nostro cuore e nel nostro gruppo».
Vent’anni sono trascorsi, ma la speranza è che, come avviene in altre comunità del Bustese, la festa passi di padre in figlio e di madre in figlia, arrivando a tagliare traguardi ancora più importanti: «In questi vent’anni ci siamo divertiti tanto – hanno concluso i volontari – abbiamo riso, sudato, costruito e imparato.
E continueremo a farlo, anche quando sarà faticoso, perché essere volontari vuol dire mettersi al servizio con il cuore, e noi lo facciamo con gioia.
Siamo parte viva della comunità, e continueremo a camminare insieme, perché il tempo condiviso ha un valore profondo: nutre la vita e scalda il cuore.
Grazie a chi c’è stato, a chi c’è, e a chi ci sarà».
Quest’anno la musica e il buon cibo del Buongestate attendono tutti a partire da sabato 28 giugno, e la festa proseguirà ogni venerdì, sabato e domenica sera, sino al 20 luglio.