Busto Arsizio | 16 giugno 2025, 18:08

Aria condizionata in municipio, polemica ancora “rovente”

In alcuni casi, il problema è stato risolto: “salvo” il Consiglio comunale di domani sera. Ma il sindacato Csa fa notare che alcuni uffici (da Palazzo Gilardoni al Servizi sociali) non sono dotati dell’impianto e anche alcune auto non hanno il climatizzatore funzionante

Aria condizionata in municipio, polemica ancora “rovente”

In attesa di un temporale estivo, temperature e afa non accennano a diminuire. Così, anche la polemica per l’impianto di condizionamento di Palazzo Gilardoni guasto da alcuni giorni rimane rovente.

Oggi, in alcuni casi, il problema è stato risolto. In sala consiliare, ad esempio, l’impianto è tornato a funzionare, conferma l’assessore al Personale Mario Cislaghi. Sospiro di sollievo per amministratori, dipendenti e cittadini interessati al Consiglio comunale in programma domani sera.

Ma se l’intoppo dovrebbe essere complessivamente in via di risoluzione, c’è chi fa notare che vi sono alcuni uffici – tanto nella sede principale in via Fratelli d’Italia quanto, ad esempio, in quella dei Servizi sociali in via Roma – in cui l’aria condizionata non è mai stata presente. Non solo: l’impianto di climatizzazione non sarebbe nemmeno disponibile su alcune delle auto utilizzate dai dipendenti per svolgere il proprio lavoro.

«Il caldo di questi giorni è abbastanza afoso e disturbante, per usare un eufemismo – dice Angiolini Liguori del Csa, il sindacato più rappresentato nelle Rsu comunali –. È insopportabile anche mentre si compie un breve tragitto in città. Eppure anche nei paesi del terzo mondo, con tutto il rispetto, c’è l’aria condizionata. Le esigenze dei lavoratori sono più che legittime. È possibile che prima che si rimedi a un guasto dell’impianto debba passare una settimana? Chi di dovere ci spieghi il motivo. Se c’è un inconveniente, specialmente in questo periodo, è necessario porvi rimedio prontamente. Lavorare è difficile anche con l’ausilio di un ventilatore, ma in alcuni casi non c’è neanche quello. E non mi si dica “e allora prima come facevate senz’aria condizionata?”. Se prima si stava male, si deve continuare a stare male?».

R.C.

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