Gallarate | 16 giugno 2025, 08:52

Sanità, nell’inchiesta di Report anche la situazione di Gallarate e Busto

I presidi sanitari del territorio finiscono sotto la lente della trasmissione d’inchiesta: dalla trasformazione del Casermone in hub per le emergenze al progetto del nuovo ospedale

Sanità, nell’inchiesta di Report anche la situazione di Gallarate e Busto

I presidi sanitari di Gallarate e Busto finiscono sotto la lente di Report: dalla trasformazione del Casermone in hub per le emergenze al progetto del nuovo nosocomio, il “Grande ospedale della Malpensa”.

 A cinque anni dallo scoppio dell’emergenza Covid, la trasmissione di Sigfrido Ranucci ha realizzato un’inchiesta (si può vedere sul sito della Rai) che parte da questa domanda: che fine hanno fatto i letti, le apparecchiature e le attrezzature acquistate nelle drammatiche settimane della pandemia per allestire in pochi giorni un ospedale Covid all’interno della Fiera di Milano?

Nel servizio andato in onda domenica 15 giugno su Raitre, viene riferito che «a giugno 2023 è stata firmata una convenzione per trasferire i beni dell’ex ospedale Covid della Fiera a Gallarate, nell’ex deposito dell’aeronautica militare, dove Bertolaso vuole realizzare un nuovo hub per le emergenze sanitarie».

«Su 221 posti letto ne sono stati realizzati alla Fiera 157. Dove sono oggi?». «Sono stoccati in alcuni depositi, in attesa che il grande centro che realizzeremo a Gallarate per tutte le epidemie sanitarie sia realizzato – risponde l’assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso –. Ci vuole un po’ di tempo e poi lo faremo partire». Nonostante la «promessa» di visitare insieme alla troupe gli spazi di Gallarate, non è stato possibile farlo «per problemi di burocrazia», legati al passaggio dal Demanio a Regione Lombardia.

Nei prossimi mesi, è stato detto nell'inchiesta, tutti i beni dell’ex ospedale della Fiera dovranno essere portati via da Gallarate per far partire i lavori del nuovo hub delle emergenze sanitarie. «Costo: 21.600.000 euro».

La consigliera regionale del Pd Carmela Rozza, intervistata, ha espresso le proprie perplessità sullo stato di conservazione del materiale tecnologico e sanitario stoccato, criticando anche il progetto dell’hub delle emergenze – che dovrebbe essere pronto entro la fine del 2028 – definendolo «un doppione» della centrale operativa del 118 di Milano.
Per Bertolaso, invece, l’ex Casermone è «strategicamente il luogo ideale dove depositare tutti i macchinari, tutte le apparecchiature sanitarie, le attrezzature e gli ospedali da campo» da utilizzare in caso di emergenza. Con anche il treno sanitario.

Il servizio si è poi concentrato sull’attuale ospedale di Gallarate e sul nuovo nosocomio unico che sorgerà a Busto Arsizio.
«Mentre la Regione da una parte si attrezza per realizzare il nuovo hub per le emergenze, dall’altra ha deciso di chiudere l’ospedale di Gallarate», osserva la giornalista, che ha incontrato il consigliere comunale del Pd Giovanni Pignataro. Quest’ultimo si è soffermato su temi e criticità più volte emersi nel dibattito locale: il numero dei posti letti, l’attuale riduzione dei servizi sanitari sul territorio, la possibilità che una parte del Sant’Antonio Abate venga ceduta al privato accreditato. «Noi abbiamo chiesto che qui non ci entrino funzioni sanitarie private. Sarebbe irragionevole», ha detto l’esponente dem,

«A dover chiudere non è solo l’ospedale di Gallarate, ma anche quello di Busto Arsizio. Lo scopo: realizzare un nuovo ospedale unico, più moderno e tecnologico», si è ricordato nell’inchiesta, che ha mostrato l’area boschiva dove sorgerà il nuovo ospedale, per il quale «sono sorti dei dubbi per l’accesso stradale».

Redazione

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