Una situazione pesante, come già in parte emergeva, per la piscina Manara Sartori a Busto. All'apertura della commissione a Palazzo GIlardoni, il sindaco Emanuele Antonelli, accanto al vicesindaco Luca Folegani e al presidente Orazio Tallarida, ha dato una prima risposta all'interrogazione (primo firmatario Emanuele Fiore LEGGI QUI) con dati precisi.
«La piscina interna va rifatta completamente - ha detto - con la formula del project financing, quindi con il Comune e la società vincerà il project stesso. Costi? Cinque milioni, anche sei. Una parte potrà riaprire non prima del gennaio 2027, se tutto va come deve andare. Solo una delle due piscine. Per il resto ci vorrà ancora qualche mese, quindi immaginiamo giugno-luglio 2027».
Il sindaco dettaglia gli interventi e assicura alle società sportive danneggiate che riceveranno contributi straordinari fino alla riapertura. Una variazione di bilancio consentirà di procedere nelle prossime settimane.
Per l'estate invece nessun problema: si riparte con i lavori che finiranno il 21 maggio così si dovrebbe ripartire il 31. E ci sarà ancora Aquamore. Questo grazie agli interventi predisposti dal Comune.
il sindaco non ha nascosto l'amarezza e la rabbia per quanto è accaduto: «Ma se avessimo fatto interventi spot, si rischiava di buttare tanti soldi. Invece qui andiamo a investire».
Un problema dopo l'altro
L'interrogazione è stata illustrata da Emanuele Fiore, del gruppo misto, che ha chiesto una serie di delucidazioni e sottolineato. «Bisogna dare la possiibilità alle società sportive sapendo prima qual è lo stato dell'arte per la prossima stagione in modo da poter organizzarsi».
Di qui la risposta dettagliata del sindaco Antonelli: «Il Comune aveva affidato alla Bsm una due diligence per la ricognizione dell'impianto. In seguito al completamento del loro lavoro, si è rilevato di dover procedere a manutenzione straordinaria». Ma poi sono usciti altre cose fuori posto sulla staticità di alcuni locali e del tetto della vasca di 50 metri, negli approfondimenti. Si è dovuto rifare il terrazzamento per le infiltrazioni che danneggiavano anche la staticità dell'impianto, per quanto riguarda però il resto - ha proseguito il primo cittadino - «i lavori necessari sono risultati molto più importanti di quanto pensavamo... va rifatta completamente, allora abbiamo contatto aziende che lavorano nel settore e operatori interessati, per cui l'unica soluzione è il project».
Quindi le cifre e altri particolari, comprese le date. Almeno per quanto si sa attualmente, perché il sindaco ha precisato che si è risposto all'interrogazione, ma prossimamente si avrà un quadro più completo. Antonelli ha anche ricordato che la chiusura è avvenuta in seguito anche all'intervento giudiziario. La vasca grossa ha una perdita di cui non si conosce l'origine nonostante le ricerche di anni, per cui si rifarà tutto.
Non c'è un piano B
Fiore ha chiesto anche della causa annunciata tempo fa da un gruppo di genitori, mentre il consigliere del Pd Paolo Pedotti ha detto: «La due diligence presenta una fotografia parziale... alcune situazioni erano difficili da analizzare. C'è un piano B rispetto al project financing?». Si potrebbe ripensare ad esempio a un ritorno dell'affidamento diretto ad Agesp, per non cedere nuovamente una cessione della gestione al privato?
Eventualità scartata dal sindaco: «Non c'è nessun piano B, né ci può essere. Agesp perdeva un milione e 200mila euro circa all'anno allora e oggi non è più possibile, né c'è la struttura che aveva ai tempi. Anche dal punto di vista sicurezza è tutto diverso. Gli interlocutori saranno quelli che vorranno metterci dei soldi, con una gestione per molti anni».
Tranchant Antonelli, sia sull'azione legale del gruppo di genitori,convinto che non andrà a buon fine, sia su chi si è rivolto al prefetto, «tutto è lecito ma magari far perdere un po' meno tempo alle persone che hanno ben altro a cui pensare forse sarebbe meglio» ha chiuso il primo cittadino.
Vigilare sulla manutenzione
Il vicesindaco e assessore allo Sport Luca Folegani ha fornito altri elementi: «Con tutte le società sportive cha hanno subito disagi, mi riferisco a Busto Nuoto, Busto Pallanuoto e Cuffie Colorate, i rapporti sono sempre stati buoni. Abbiamo confermato la volontà politica di venire incontro ai disagi».
«Di una complessità enorme, la situazione» ha commentato il consigliere Gigi Farioli (Popolo Riforme e Libertà ), apprezzando l'atteggiamento dell'amministrazione anche per quanto riguarda la parte estiva che intanto riaprirà e la scelta della due diligence. Va bene dunque intervenire strutturalmente e nel frattempo riavviare l'esterno per venire incontro ai cittadini e a realtà come gli oratori: «Se le cifre sono quelle che state calcolando, è probabile che la via più consigliabile è il progetto di finanza». Su cui bisogna muoversi tempestivamente, insieme al lavoro per limitare i danni alle società.
Ancora una volta è intervenuto Antonelli a ribadire: «Procedere a step erano soldi buttati via, avremmo dovuto rifare lo stesso tutto l'impianto. Adesso si rimette a nuovo ma poi il concessionario avrà solo la manutenzione ordinaria, perché quella straordinaria compete sempre al proprietario dell'immobile. I danni sono derivata dalla manutenzione che non è stata n fatta, per cui dovremmo vigilare per non commettere gli errori del passato e far sì che sia eseguita come deve essere fatta come da contratto... Mi dà molto fastidio perché dobbiamo investire una somma notevole, che però non abbiamo fatto in passato. Il problema è che creiamo un danno alle società e a chi usufruisce della piscina».
Sui contributi è tornato anche Folegani: «La spesa più forte da sostenere per le società sportive è stata la chiusura dall'oggi al domani. Daremo ristori al mese di luglio, il che oltre da essere dettato da questione ragionieristiche, è anche legato alla disponibilità delle società interessate che ringrazio... i contribui ordinari devono essere spalmati tra le quasi 100 società sportive a Busto. In futuro chi gestirà la piscina garantirà il costo agevolato alle società e ai concittadini».
«Su questo tema si è fatto poco nel corso degli anni - ha risposto Pedotti - bisognava intervenire prima. Avete già pensato alla durata del project financing? La vostra scelta da un lato è più lungimirante, sicura, ma è anche più vincolante sulla gestione». Il sindaco ha parlato di una durata «sicuramente superiore ai vent'anni, ma andrà valutata la proposta che ci faranno».
Una piscina come Busto merita
Sistemare la piscina al livello di vent'anni fa: è questa la filosofia, ha spiegato il presidente della commissione Orazio Tallarida. «Busto era nota in tutt'Italia, sarei ambizioso ma rigoroso sulla manifestazione di interesse» ha concordato Gigi Farioli. Sul fronte della maggioranza, Paolo Geminiani (FdI) ha ringraziato il consigliere Fiore per aver presentato l'interrogazione e ha osservato che il sindaco e l'assessore si stavano muovendo da diversi mesi per concludere e risolvere la questione: «Le risposte di oggi sono state concrete, sincere, anche crude... I problemi sono strutturali e quindi l'interrogazione ha messo in luce la soluzione trovata dall'amministrazione. L'auspicio a voi membri della minoranza, la città ha bisogno di una risposta unita... per ridare una piscina come merita Busto Arsizio».
Proprio Fiore ha detto: «Eravamo e siamo sicuri che stiamo operando per il meglio, per il bene della città. C'è stato un dialogo costruttivo oggi. Mi porto a casa la certezza della fruibilità dell'impianto estivo, per cui non ci sono criticità, informazione positivissima per gli oratori, i ragazzi, tutta la la città, e la disponibilità dell'amministrazione comunale di ristorare le società sportive. Ma anche due auspici, che il project financing si concretizzi e qualche privato si impegni perché diventi di serie A, della Federazione italiana di nuoto. Inoltre che l'entità dei ristori sia sufficiente a garantire la continuità per questi due anni».
Ha sottolineato l'utilità della commissione anche il consigliere di Busto al Centro Gianluca Castiglioni: «E sono contento che si sia parlato di piscina, così non si sentono solo le cose via stampa o tv, per il principio di trasparenza».
«Noi non nascondiamo niente qua» ha subito assicurato Antonelli. Che ha aggiunto: «Avrei voluto aspettare venti giorni, un mese per avere la certezza matematica».
Una tirata di orecchie
Non è mancata una tirata d'orecchie da parte di Santo Cascio (Progetto in Comune). Il consigliere ha sì apprezzato l'impegno di sindaco e vicesindaco per trovare una soluzione, «ma non posso dimenticare, come ha detto Antonelli con l'onestà intellettuale che ha, che il 90% dei problemi sono nati in funzione del mancato controllo che avremmo dovuto effettuare da contratto di gestione. Per cui il consiglio è rivedere queste norme di controll puntuali...». Con un però: «Il sindaco avrebbe dovuto avere un approccio diverso con i cittadini che hanno subito un disagio, evitare di esprimersi durante la Pasqua dell'Atleta dicendo che non ringraziava chi non ha partecipato... Volevano esprimere il disappunto con una situazione in cui i costi stanno lievitando». Così come - ha specificato - «eviti signor sindaco di apostrofare i cittadini che si rivolgono alla magistratura e al prefetto perché hanno disagi causati dal nostro mancato controllo. Io chiederei solo scusa».