Un piccolo centro del Friuli Venezia Giulia, una meravigliosa - e realissima - favola, che passa anche da Busto, e più precisamente dal campo della Pro Patria. Una favola che andava ricordata, perché quei calciatori hanno trasmesso una storia di talento ma soprattutto di valori.
“Pan e Balon”, bellissimo nome di una mostra che trasmette capacità e passione maturati a San Lorenzo Isontino negli anni Cinquanta: qui, in provincia di Gorizia, sono sbocciati cinque giocatori di serie A: Guglielmo "Memo "Toros, il fratello Riccardo, Alberto e Bruno Orzan, Ivano Blason.
Tre hanno vestito la maglia biancoblù, ricorda il sito di riferimento dei tifosi tigrotti, Bustocco.it che ha dato ampio spazio all’iniziativa, pronta a essere inaugurata sabato 9 maggio alle ore 18. «Memo Toros, otto stagioni da tigrotto, con la maglia cucita sulla pelle fino al 1956, per un totale di 180 presenze e 29 reti - menziona - Il fratello Riccardo, portiere nella rosa bustocca nel 1951-52, ma senza mai scendere in campo, poi estremo difensore di Milan e Fiorentina, con cui vinse due scudetti. Il terzo Bruno Orzan, centrocampista tigrotto per sei stagioni tra Serie A e B, dal 1950 al 56, con 83 presenze e 13 gol».
Chi ha promosso l’iniziativa - che ha importanti patrocini - è il figlio di Riccardo Toros, Paolo con il fratello Andrea e il cugino Emanuele.
Prevista anche una conferenza al lancio della mostra. Moderatore Matteo Femia , giornalista e scrittore. Intervengono i giornalisti Roberto Collini e Gabriele Lussu, oltre a Edi Reja ex calciatore ed allenatore di calcio che incontrò la Pro Patria da avversario. Letture a cura di Pierluigi Pintar.
Una trasferta che vale la pena affrontare per i bustocchi, perché questo è un passato che sa spronare il nostro presente a battersi per i propri sogni.