È iniziata la primavera ed è bello camminare con una temperatura piacevole togliendo cappello, guanti e qualche maglione di troppo usati durante tutto l'inverno.
Con i primi caldi chiaccherare viene più facile, le parole non si ghiacciano appena uscite dalla bocca ma, volano leggere tra i primi profumi di questa stagione. Ritrovo martedì 18.30, questo è il gruppo più numeroso ma anche il più chiassoso
"che percorso facciamo?" Domanda Patrizia, "facciamo il 22" risponde Loredana "e 22 sia" conclude il Walking leader, ma ovviamente tutti sanno che il percorso è il n°4. Subito i soliti 5 minuti di stretching e si parte, tutti in silenzio ad esclusione di Carla che inizia a raccontare di quando viveva in Germania e che per Pasqua ci torna per... ma viene subito interrotta da Patrizia che propone una variante "perché non entriamo nella passeggiata ecologica verso Solbiate?"
"Ma perché no, si allunga un po' ma vista la serata sarà piacevole" rispondiamo tutti in coro e mentre superiamo la sbarra della passeggiata ecologica la chiacchiera aumenta. Sarà per il piacere di vedere la natura rinascere i il sole che ci scalda il viso che la chiacchiera si apre con un argomento nuovo, la paghetta dei figli. E subito mi torna in mente la prima volta (tanto ma tanto tempo fa) che abbiamo deciso di dare la paghetta a nostro figlio ora genitore con lo stesso problema ma, a farmi tornare alla realtà ci pensa Loredana, raccontando che da pochi giorni suo marito ha deciso per la paghetta alla figlia. Mentre racconta come lo hanno deciso Patrizia fa una corsa avanti e poco dopo si ferma per farci una foto, la luce di taglio tra gli abeti sembra quella delle pinete alpine e senza fermarci ci godiamo questo momento.
Ma la paghetta di Loredana? Prosegue raccontando che lei propone una cifra mentre il marito un'altra senza trovare un punto d'incontro. Intervengo dicendo che a mio figlio davo 500 lire a settimana e in cambio doveva apparecchiare e sparecchiare la tavola ogni sera. "Ma come 500 lire a settimana" dice Loredana, "mio marito proponeva un euro al giorno per comprarsi la merenda al mattino" .
E qui si apre la discussione su come è aumentata la vita, le bollette alte, gli stipendi bassi e... ma di questo ne parliamo in un prossimo racconto perché mancano un kilometro e mezzo all'arrivo e bisogna aumentare il passo e risparmiare il fiato. Passiamo accanto ad un pratone dove pecore e capre brucano sotto lo sguardo attento dei cani pastore mentre un sole rosso fuoco sta per tramontare. Poco distante una pecora isolata sta allattando il suo agnellino e in silenzio passiamo senza disturbare.
Eccoci arrivati, passiamo davanti al castello Visconteo e ci siamo, stretching libero e ci si saluta dandoci appuntamento a giovedì sempre alle 18.30 e per chi c'è a domani per l'uscita delle 20.00. Buon cammino, buona vita.