Busto Arsizio | 24 aprile 2025, 17:23

Sicurezza, Sabba su FdI: «Posizione incomprensibile, sembra il Pd. Se i cittadini si aiutano, io sono contento»

Visioni diverse tra l’assessore e i “Fratelli”, per i quali «il presidio del territorio è compito esclusivo delle forze dell’ordine». Sabba: «Nessuno scorta nessuno. Parliamo solo di volontari che accompagnano altre persone alla propria auto. Un gesto cavalleresco»

Sicurezza, Sabba su FdI: «Posizione incomprensibile, sembra il Pd. Se i cittadini si aiutano, io sono contento»

«Per me, da elettore di destra, è incomprensibile una posizione del genere. Pensavo fosse un comunicato del Pd, non di Fratelli d’Italia».
È la risposta dell’assessore Matteo Sabba all’intervento del gruppo consiliare dei meloniani a proposito delle iniziative spontanee da parte di alcuni cittadini emerse di recente dopo episodi preoccupanti, a partire dal gravissimo stupro di una 14enne in via Vercelli.
Gli alleati – Sabba è assessore alla Sicurezza in quota lista Antonelli – hanno visioni diverse. Per FdI «il presidio del territorio è compito esclusivo delle forze dell’ordine» e «iniziative private, seppur mosse da buone intenzioni, rischiano di generare confusione, alimentare tensioni e compromettere la sicurezza stessa dei cittadini».
L’esponente di giunta, invece, in attesa di incontrare il proponente ha accolto con favore l’idea di dare vita a un gruppo di volontari che accompagnino verso l’auto donne o persone fragili che arrivano alla stazione Nord. Il ragionamento di Sabba parte proprio da alcune puntualizzazioni su questa iniziativa, ma è chiaro che a fare più rumore è la replica alla nota di Fratelli d’Italia. «Sembra scritta dalla Federazione Democratica Italiana», dice scherzando con l’acronimo FdI.

Presto l’incontro

Sabba avrebbe dovuto incontrare ieri Massimo Germino, ex agente di polizia penitenziaria che sui social ha lanciato la proposta di dare vita a un gruppo di volontari che renda più sicuri gli spostamenti dallo scalo di via Monti. 
«Incontro rinviato a settimana prossima per motivi di lavoro, senza nessuna dietrologia», precisa l’assessore, per il quale l’iniziativa in questione «va presa in maniera molto più semplice rispetto a come stanno facendo in tanti».

«Nessuno deve scortare nessuno – afferma –. Per come la vedo io, ed e quello che dirò a Germino che sono sicuro sia del mio stesso parere, si deve trattare semplicemente di cittadini che si rendono volontari per accompagnare persone che, nel buio della sera quando arrivano in stazione, si trovano in imbarazzo o in difficoltà ad arrivare alla propria auto. È quello che fa qualsiasi pendolare gentile che, dopo aver scambiato due parole sul treno con una signora, la accompagna alla macchina. Niente di più, niente di meno».

«Un gesto cavalleresco»

C’è anche chi, indossando un passamontagna, si è reso disponibile a fare altrettanto. «Non esiste avere il volto coperto – puntualizza Sabba –. Non voglio nemmeno parlare di questo, che non so se prendere come una provocazione per sminuire l’iniziativa di Germino». In generale, «nessuno deve essere assolutamente armato, né avere intenzioni bellicose. In attesa di incontrarci, ho raccomandato a Germino di tenere lontane persone che si rivolgono in modi violenti contro chi fa casino. Qui non parliamo d’altro che di fare compagnia dalla stazione alla vettura. Un gesto “cavalleresco”, di buon animo. Quando facevo l’università ed ero pendolare, mi è capitato più di una volta di accompagnare all’auto qualche signora che era in treno con me».

L’idea è quella di “strutturare” questi atti di gentilezza e attenzione. «Visto l’impatto mediatico della violenza sessuale e di questa proposta – dice l’assessore – se il progetto andrà in porto, come amministrazione cercheremo di rendere riconoscibili queste persone, magari attraverso delle casacche. Nulla di militaresco, semplicemente un modo per far capire che queste persone non sono degli invasati pericolosi o gente che se ne approfitta per fare il contrario di quanto auspicato. A chi chiede “e se succede qualcosa?”, rispondo che non deve succedere qualcosa. In caso contrario, significa proprio che questa iniziativa serve».

Visioni diverse tra alleati

L’esponente di giunta è rimasto perplesso dopo aver letto l’uscita di Fratelli d’Italia. «Io sono originario di quella parte politica. Sono stato in Azione Giovani, Alleanza Nazionale, Popolo della Libertà. Per me, da elettore di destra, è incomprensibile una posizione del genere, che sembra da Federazione Democratica Italiana», dice scherzando con l’acronimo FdI.

E aggiunge: «Pensavo fosse un comunicato del Pd», che sulla stampa si era detto favorevole all’intervento dei cittadini solo come forma di supporto da studiare bene e con un’imprescindibile regia delle forze dell’ordine.
«Mi conoscono – prosegue Sabba riferendosi agli alleati –. Non sono un invasato, sono l’opposto dello sceriffo. Non ho nessuna velleità di quel tipo. Dico solo che se i cittadini, liberamente, in maniera onesta e trasparente, si aiutano tra di loro, io sono molto contento. Significa che si sta rinfocolando l’animo della comunità della nostra città. E questo fa solo piacere».

Riccardo Canetta

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