Salute | 27 aprile 2024, 20:15

«Mia moglie su una barella del pronto soccorso per un giorno e mezzo. Una situazione poco umana»

A Busto una signora, ultraottantenne e con problemi pregressi, solo la sera dopo ha avuto un letto provvisorio in astanteria. Il racconto del marito: «Un andirivieni impressionante»

foto d'archivio

foto d'archivio

È entrata in pronto soccorso a Busto Arsizio giovedì 25 aprile alle 13.30, trasportata da un'ambulanza della Croce Rossa. Una donna ultraottantenne con problemi pregressi (già seguita nelle terapie per una patologia dall'Ematologia) si è trovata in gravi difficoltà per un violento virus intestinale. Ma non c'erano posti letto, spiega il marito affranto. «Per un giorno e mezzo è stata su una barella in pronto soccorso, poi fortunatamente le hanno trovato un letto in astanteria».

Fortunatamente, è una parola che fa male pronunciare. La signora è da due giorni

La coppia ha a cuore l'ospedale di Busto Arsizio e in passato ha svolto anche attività di volontariato. Anche per questo tiene a raccontare la situazione, non per spirito di polemica, ma per preoccupazione e attaccamento alla realtà sanitaria locale.

 

«Al pronto soccorso mia moglie è arrivata disidratata - racconta ancora l'uomo - Abbiamo trovato un andirivieni impressionante». Niente da dire sugli operatori, che si prodigano per chi ha bisogno delle cure (presto poi arriverà il caring assistant, LEGGI QUI).  È il quadro che è apparso desolante. «Ci hanno detto che c'erano solo un medico e tre infermieri e non c'era disponibilità di posti letto - continua il bustocco - mia moglie venerdì sera ha avuto poi almeno questo letto in astanteria dove ora si trova. Ma davvero è una situazione poco umana, considerando l'età e le condizioni».

 

Redazione

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